Il leader di Forza Italia, dopo il silenzio stampa per il modesto risultato delle Elezioni Europee, nella giornata di ieri, durante un pranzo con i fedelissimi capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, come un fiume in piena ha dato il suo stop alla riforma del Senato del Pd modello francese e, a riguardo, Silvio Berlusconi ha definito la proposta del Pd di un Senato Rosso non elettivo inaccettabile.

Forza Italia e la Lega Nord, uniti contro Renzi, hanno deposto 4 mila emendamenti per impedire la riforma del Senato, dove i senatori sono eletti da una platea di consiglieri comunali e regionali, senza poteri legislativi e, secondo alcune indiscrezioni che arrivano da palazzo Grazioli, la manovra sarebbe stata definita una vera "porcata", anzi una "doppia porcata", perché il governo Renzi realizzerebbe un "Senato Rosso" anche per blindare la prossima elezione del Presidente della Repubblica.

L'ex premier forzista sembra andare verso un'opposizione sempre più incisiva contro il terzo governo tecnico Renzi e ha dato il suo no alla riforma del Senato. Ricordando il monito Ue delle ultime ore sulle riforme strutturali, i dati sulla pressione fiscale e sulla grave disoccupazione del paese, Silvio Berlusconi ha dichiarato che in questo momento storico politico ed economico: "Fare la stampella al governo Renzi sulle riforme equivale a un suicidio".

Secondo le indiscrezioni che arrivano dagli esponenti del cerchio magico del leader di FI, si è tornati a parlare della necessità di un nuovo incontro Renzi-Berlusconi per puntare al voto anticipato, in merito Silvio Berlusconi avrebbe dichiarato: "Quando entrerà in difficoltà su tutta una serie di dossier punterà al voto anticipato.

Meglio arrivare a quel momento col Consultellum".

Dall'altra sponda dell'alleanza con la Lega Nord, il leader Matteo Salvini in un'intervista al Gazzettino ha dichiarato di non voler in modo assoluto essere "la stampella" della sinistra tecnica europea, a "rimorchio" di Monti, Letta, Renzi, sulle loro inconsistenti riforme e manovre su lavoro, tasse, piccole imprese, né tanto meno di sostenere la lotta all'immigrazione clandestina in stile Angelino Alfano.

Il leader del Carroccio ha sottolineato la necessità di fare scelte coraggiose e che ci sono battaglie che gridano vendetta e ha rimarcato il suo desiderio della formazione di un nuovo centro destra liberale e moderato in Italia che possa fare le barricate a difesa dei cittadini: "La riforma del Senato svuota le Regioni di competenze e quattrini. Tutta l'Europa va verso le autonomie e Renzi che fa? Riporta tutto a Roma".