Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lasciato intendere ieri che la settimana che si sta per aprire sarà intensa per la politica italiana. Il premier italiano ha evidenziato il successo ottenuto nell'avere fatto capire all'Europa che "siamo un paese forte che non va con il cappello in mano" e poi ha sottolineato, all'indomani del vertice di Bruxelles, che l'unico modo che ha l'Italia per ottenere una maggiore flessibilità dei parametri economici europei è quello di "fare le riforme" in mille giorni spendendo bene l'autorevolezza europea e internazionale.

Il capo del governo incontrerà nei prossimi giorni i parlamentari del suo partito, quelli di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle per un ampio giro di consultazione sui provvedimenti che l'esecutivo intenderà adottare. Il Consiglio dei Ministri si riunirà domani per discutere sulla riforma della giustizia e sostituire Antonio Tajani alla Commissione europea, mentre quella Affari Costituzionali del senato voterà, per la prima volta, la riforma di palazzo Madama.

Renzi, mercoledì, si recherà al Parlamento europeo di Strasburgo per tenere il discorso programmatico del semestre italiano nel quale evidenzierà la necessità di abbandonare la politica di austerity (tanto cara alla Germania) e di abbracciare quella della crescita usando meglio i fondi europei per creare nuovi posti di lavoro e adottare una politica economica più espansiva che consenta di uscire dal tunnel della recessione.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha sottolineato come il premier abbia adottato una strategia vincente rispetto al "dibattito nel merito delle questioni e non solo sui nomi" in riferimento a quello scelto per la guida della Commissione europea cioè Jean - Claude Junker che, tra l'altro, non sembra essere stato molto gradito agli inglesi (ieri la stampa britannica ha evidenziato la possibile uscita del governo di Londra dall'Unione Europea) e ciò potrebbe essere un nuovo grattacapo, tra tanti altri, per il nostro Matteo Renzi.