La moralizzazione e l'efficientamento della P.A. sono un'impresa ardua e difficile da conquistare, ma vale la pena di perseguirle fino in fondo. Tutte le riforme che il presidente Renzi ha annunciato e messo in cantiere sono importanti. La più decisiva per il Paese, però, è quella della Pubblica Amministrazione. I cittadini, dopo tanta sopportazione, vogliono una P.A. efficiente e trasparente senza se e senza ma. Il Governo ha cominciato con il decreto di riforma che ha tagliato il traguardo della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Vediamo le novità.

Obbligo di pensionamento. Tutti i dipendenti che hanno i requisiti per il pensionamento devono lasciare il lavoro entro il 31 ottobre. La scadenza è prorogata a fine 2015, per garantire l'efficienza per: Uffici giudiziari, magistrati, militari e avvocati dello Stato. È vietato conferire ai pensionati incarichi onerosi.

Mobilità volontaria. I trasferimenti avverranno entro due mesi dalla richiesta dell'amministrazione destinataria purché abbia posti disponibili superiori a quella di appartenenza del lavoratore.

Mobilità obbligatoria. Il dipendente pubblico può essere trasferito presso un'altra amministrazione, entro una distanza di 50 km., anche senza il suo consenso. Con un bando, sul proprio sito, le amministrazioni devono dichiarare quali posti devono essere ricoperti ed i relativi criteri.

Assunzioni. Rimane il blocco del turn over ma allentato. Il riferimento sarà la spesa e non più il numero dei dipendenti usciti. Le percentuali di assunzione sono: 20%/anno 2014; 40%/2015; 60%/2016; 80%/2017 e 100% a partire dal 2018. Si tratta di un bel risparmio anche se toccherà lavorare di più.

Permessi e distacchi sindacali.

Vengono ridotti del 50%.

Semplificazioni: è previsto un modulo unico per l'edilizia e per iniziare attività produttive. Introduzione di nuove norme per gli appalti pubblici. La massima autorità è, come noto, Raffaele Cantone. La giustizia vedrà introdotti il processo telematico ed il passaggio al digitale.

Queste ed altre misure ha prodotto il governo Renzi per migliorare la situazione complessiva della Pubblica Amministrazione.

La modernizzazione del Paese passa attraverso il buon governo della cosa pubblica. Lavorare di più, meglio, con onestà e trasparenza. Ce lo chiederà anche l'Europa, presidente Renzi, ma i cittadini italiani ormai lo esigono. Vogliamo smetterla con i privilegi e soprattutto conoscere perché e come è stato speso ogni euro di spesa pubblica. Se non si fa così sarà impossibile diminuire la pressione fiscale.