La riforma delle Pensioni è tra gli obiettivi principali del governo Renzi. Il ministro Poletti sta cercando una via d'uscita per trovare una specie di 'ponte previdenziale' che permetta l'uscita anticipata a chi si avvicina al ritiro pensionistico ma è disoccupato. Dal 23 giugno 2014 inizierà l'iter parlamentare alla Camera, appunto per gli esodati, categoria nata dai cambiamenti della legge Fornero e che dovrà trovare una collocazione con la riforma delle pensioni..

Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro al Senato, spinge invece per un sistema flessibile con incentivi o penalizzazioni in base all'anno di ritiro dal lavoro.

Le perplessità però arrivano con le esternazioni del ministro dell'Economia Padoan che afferma non esserci le coperture per questo tipo di riforme, a differenza di quanto è stato detto nei giorni scorsi dai ministri Polettia e Madia che ipotizzavano un modello pensionistico alla tedesca con uscita anticipata a 63 anni ma con 45 anni di contributi versati.

È chiaro che le ipotesi di riforma passano anche dai dati economici che bisogna considerare, come ad esempio il rapporto deficit/pil dell'Italia che quest'anno è pari al 2,6% e come la disoccupazione che ha raggiunto livelli allarmanti.

Per avere le idee più chiare su come il governo Renzi voglia risolvere queste questioni bisogna aspettare i tavoli tecnici che si stanno organizzando in questi giorni, anche se le date che interessano di più per l'approvazione delle nuove norme sono previste per la fine del mese, tra il 23 e il 26 giugno 2014.