Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha dichiarato questa mattina di avere in programma la reintroduzione della Storia dell'Arte in tutte le scuole italiane. Lo ha annunciato durante una gli Stati Generali della cultura, tenuti a Roma questa mattina. In programma 25 milioni di euro per sostenere un progetto di fondamentale importanza per lo sviluppo e la valorizzazione del nostro territorio e patrimonio artistico. Il progetto di reintroduzione della Storia dell'Arte quale materia di insegnamento riguarda anche lo sviluppo del lavoro nel settore culturale-artistico.

Giannini: reintroduzione Storia dell'arte

Il ministro Giannini ha voluto, con le sue dichiarazioni, porre fine alle numerose e incisive polemiche sulla "sparizione" della materia di insegnamento che maggiormente dovrebbe, invece, caratterizzare le scuole italiane: "La Storia dell'Arte deve tornare ad essere una materia strutturale all'interno dei percorsi di studio nelle scuole italiane" sostiene il ministro, fermando fin dal principio lo scetticismo del personale docente specializzato nell'insegnamento della materia, a riguardo di risorse economiche limitate nel campo della Scuola.

Con un budget di 25mln di euro l'anno per la Storia dell'Arte "è possibile - continua il ministro - avviare un processo di sviluppo del settore artistico sul territorio italiano". Dopo un periodo di tagli che hanno visto il settore della Pubblica Istruzione e la Cultura affondare nella morsa delle riduzioni, limitazioni e sopravvivere grazie al volontariato (vedi le manifestazioni di Monumenti Aperti) ora qualcosa sembra muoversi.

Reitroduzione Storia dell'Arte: programmi studio

Le dichiarazioni del ministro Giannini metteno in luce come il processo di reintroduzione della Storia dell'Arte sia un programma da portare avanti con determinazione e l'immediata risoluzione delle problematiche base, quali la rivalutazione dei programmi di studio delle scuole italiane, che hanno sempre più progressivamente visto scomparire la materia di insegnamento, oltre alla riduzione delle ore disponibili durante l'anno.



In base ai progetti di Giannini sulla reintroduzione della Storia dell'Arte nelle scuole italiane, un budget di 25 mln di euro all'anno è sufficiente per organizzare un piano basato su un differente numero di ore di insegnamento della materia in relazione alle varie classi. Inoltre, stando alle successive dichiarazioni del ministro, il progetto a cui mira è basato sull'alternanza scuola lavoro, in cui la Storia dell'Arte "in un paese come il nostro" ha un'importanza fondamentale, e dove il settore umanistico non può essere considerato "un hobby".



Durante gli Stati Generali di stamattina a Roma, il ministro dell'Istruzione conclude ricordando la situazione della Facoltà di Beni Culturali, che circa 15 anni ha formato "tanti nuovi talenti", mentre al giorno d'oggi non fa che creare e sviluppare "una fabbrica di disoccupati". Una linea determinata allo sviluppo delle peculiarità del territorio sembra essere la strada battuta dal ministro che, "dopo una politica di tagli" ritiene sia necessario rilanciare il settore artistico e culturale, uno dei più amati, apprezzati e invidiati al mondo, ma che non riesce ancora a imporre il suo prestigio e a dare un posto di lavoro alle migliaia di laureati nel settore, non solo docenti ma anche tecnici di ogni tipologia.