In un tête-à-tête si scioglie la tensione tra Renzi e la Merkel al vertice UE dopo gli attriti di ieri legati al rispetto del patto di stabilità.

Vertice UE: si scioglie la tensione tra Renzi e la Merkel dopo un incontro cordiale

Dopo le polemiche di ieri un cordiale incontro tra il premier italiano Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel si è svolto stamane nella sede del Consiglio Europeo prima dell'inizio della seconda giornata del vertice europeo. Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, la conversazione tra Matteo Renzi e Angela Merkel si è svolta in un clima molto positivo ed è stata utile per dare un'occhiata al testo del documento programmatico per la prossima Commissione Europea e sui nomi per i vertici delle istituzioni UE.

Toni cordiali e quindi diversi da quelli utilizzati ieri.

Vertice UE, i motivi della polemica tra Matteo Renzi e Angela Merkel

Una discussione accesa tra Matteo Renzi e Angela Merkel ha fatto notizia ieri durante il pre vertice che i due hanno tenuto a Ypres. Stando a quanto si è appreso dalle agenzie, la polemica sarebbe nata intorno al rispetto del patto di stabilità dell'Italia. Ma Renzi, senza tanti giri di parole, avrebbe detto alla Merkel che "contrariamente da quanto fatto da Germania e Francia, non abbiamo intenzione di sforare il 3%" nel rapporto tra deficit e Pil".

Vertice UE, Bonafè (Pd): 'Non ci faremo dettare l'agenda dalla Merkel'

"Prima l'agenda strategica, poi i nomi - afferma l'europarlamentare del Pd Simona Bonafè in un'intervista al Corriere della Sera proposta mentre è in corso il vertice UE -.

C'è una nuova Europa da costruire - ha detto l'eurodeputata del Partito democratico intervenendo sulle polemiche - partendo da crescita, lavoro, immigrazione, energia. Siamo lì per cambiare verso all'Europa e non certo per farci dettare l'agenda dalla Germania e da Angela Merkel. Non sforeremo il limite del 3%, come fecero la Germania e la Francia anni fa - ha sottolineato Simona Bonafè replicando il ragionamento del premier Matteo Renzi -. Ma pretendiamo su mandato dei cittadini - ha aggiunto l'europarlamentare Pd - una maggiore applicazione della flessibilità già ottenuta nel patto di stabilità a favore di investimenti e riforme".