Il dibattito della politica italiana per risolvere il grave problema del sovraffollamento carcerario è sempre aperto: il 21 luglio dovrebbe venire approvato il decreto carceri con i risarcimenti o riduzione di pena per i detenuti che hanno vissuto in condizioni non idonee da quanto richiesto dall'Unione Europea. Resta tuttavia ancora in sospeso l'eventuale ricorso ai provvedimenti di clemenza quali l'amnistia e l'indulto e tal proposito, non è escluso che possa essere concessa quanto meno l'amnistia a chi si trova in carcere per reati non gravi come nel caso di piccoli spacciatori. 

Tale soluzione potrebbe infatti permettere al sistema carcerario di ridurre ancora il sovraffollamento che, stando agli ultimi dati resi noti dal viceministro della Giustizia Enrico Costa, sarebbe ancora superiore di circa 11.000 unità rispetto alla capienza.

Come da lui stesso indicato nella giornata di ieri, i detenuti sono oggi circa 56.000 contro un'effettiva capienza di 45.000 unità. Ha comunque voluto sottolineare che nel 2009 la popolazione carceraria superava le 70.000 persone.

Emergenza carceri: una delegazione Onu è in visita per monitorare la situazione

Proprio per verificare che l'Italia continui a percorrere la strada richiesta dall'Unione Europea, è arrivata una delegazione Onu con lo scopo di controllare la vita nelle carceri e negli ospedali psichiatrici, nonché il complicato iter della giustizia nel nostro paese. Nel corso di un incontro con Mads Andenas, il presidente del gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie dell' Onu, il viceministro Costa, ha spiegato come l'Italia stia cercando di seguire i dettami della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo compiendo nuovi passi in avanti per dare maggiore rispetto ai detenuti.

Numerose, a tal proposito, sono le novità previste dal Governo, prime fra tutte l'introduzione del delitto di tortura, al momento incredibilmente assente dal nostro ordinamento, e sul quale i Radicali Italiani hanno più volte richiesto maggiore attenzione.