Lo scandalo Nsa, National agency security, non cessa di mietere vittime e di creare attrito tra tutti i Paesi protagonisti della vicenda. Arriva ora la controffensiva tedesca allo spionaggio americano. Sembra che sarà espulso da Berlino uno dei corrispondenti della Cia nella capitale tedesca. Snowden ha creato gravi problemi agli Stati Uniti d'America che iniziano a pagarne le conseguenze. L'ex dipendente della società di sicurezza americana aveva reso noto anche gli uomini dei servizi segreti a stelle e strisce hanno tenuto sotto controllo anche le telefonate partite e ricevute dal cellulare della cancelliere Angela Merkel.

Solo un'indiscrezione? Sembra che non interessi ai tedeschi se il fatto sia realmente accaduto. Berlino deve mostrarsi capace di reagire e sembra decida si farlo a poco più di un anno dallo scoppio dello scandalo Datagate.

La decisione è della Commissione del Bundestag

Ad annunciare la mossa tedesca contro l'intelligence americana è stato il presidente della Commissione del Bundestag, il parlamento federale tedesco, che regola le attività dei servizi segreti in territorio tedesco. Sarà espulso dalla capitale il funzionario dei servizi segreti americani. A riportare alla luce il risentimento della nazione tedesca, secondo indiscrezioni, sarebbe stata la presenza tra le fila tedesche di un secondo traditore che avrebbe venduto informazioni delicate ai servizi segreti americani che ha portato all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura.

Ora si attende la reazione del Governo americano alla decisione drastica della Germania di 'eliminare' uno dei principali rappresentanti americani in terra tedesca. Una posizione presa, da Berlino, che di certo non è un colpo indolore per i servizi statunitensi. La Merkel ha ribadito, in questi giorni in seguito alle indiscrezioni sula notizia di oggi che circolava dallo scorso mercoledì, che ritiene inutile e indecoroso spiarsi tra alleati quando il mondo si trova ad affrontare crisi e pericoli più importanti.