I cittadini di Reggio Calabria che hanno partecipato domenica 6 luglio u.s. alle primarie, indette dal Pd per la candidatura a Sindaco della città di Reggio Calabria, hanno preferito tra i quattro concorrenti, Filippo Bova; Enzo Amodeo; Domenico Battaglia e Giuseppe Falcomatà, quest'ultimo, figlio del defunto Italo Falcomatà che fu sindaco della città dal 1993 al 2001, dando inizio alla cosiddetta "Primavera di Reggio" che lasciò il posto al famigerato "Modello Reggio". Modello coniato dal successore di Italo Falcomatà, Giuseppe Scopelliti, condannato di recente in primo grado a sei anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per abuso e falso in atti d'ufficio.

Sono state 6258 su 17 mila votanti, le preferenze andate al giovane Falcomatà. Ovviamente, si tratta soltanto di una scelta primaria del Partito Democratico che dovrà vedersela con i candidati degli altri schieramenti politici che, al momento, non si sbilanciano sulle proprie candidature a sindaco.

Reggio Calabria, attualmente commissariata, dopo l'avvenuto scioglimento del Consiglio Comunale per contiguità mafiosa, decretato dal Consiglio dei Ministri nell'ottobre del 2012 e confermato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, è una città ridotta in pessime condizioni. Priva, prima di tutto che dei servizi, della propria identità. I cittadini, esasperati, non sanno più a quale Santo votarsi.

Dopo l'ultima amministrazione politica di centrodestra, finita nello scioglimento per infiltrazione mafiosa, i Reggini cercano il riscatto e il recupero della propria città, un tempo inneggiata per le sue peculiarità geografiche, storiche e culturali. Gabriele D'annunzio, passeggiando un giorno sul lungo mare, lo definì: "Il più bel chilometro d'Italia".

Giuseppe Falcomatà, avvocato/scrittore, è nato a Reggio Calabria nel 1983. Si è laureato in Giurisprudenza nel 2006, perfezionando i suoi studi a Bologna, specializzandosi alla SPISA con la tesi dal titolo "Il diritto di inquinare". Dal 2002 è membro del Consiglio d'Amministrazione della "Fondazione" intitolata al padre Italo Falcomatà.

Dopo l'esperienza come Consigliere circoscrizionale, è stato Consigliere comunale del Partito Democratico. Ha pubblicato nel 2011 il suo primo romanzo "La vendetta immobile".

Nel caso in cui sarà eletto, Giuseppe Falcomatà sarebbe il sindaco più giovane nella storia di Reggio Calabria, dopo Agatino Licandro, eletto nel 1990 all'età di 35 anni.

I Reggini sperano di poter vedere rinascere la propria città, riponendo le speranze in un giovane dal viso pulito che ha in comune con l'ex sindaco Scopelliti, oramai fuori dalla scena politica dopo la condanna in primo grado, soltanto il nome, "Giuseppe".