Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo all’emergenza carceri: archiviata la pausa estiva, il ministro Orlando ha ripreso i colloqui con le delegazioni dei vari partiti di maggioranza per esporre loro le linee del disegno riformatore ed ascoltare eventuali obiezioni o critiche. Dopo alcuni mesi di ‘silenzio’ è tornato a riaccendersi anche il dibattito relativo ad Amnistia e Indulto 2014, complici una situazione di sovraffollamento delle carceri tornata ad alti livelli e il richiamo dell’ONU, che ha sollecitato l’Italia ad adottare proprio i due provvedimenti di clemenza generale.

La riforma della giustizia verrà presentata giorno 29 agosto in occasione del primo CdM post pausa estiva, ma il quadro sarà davvero completo solo più in là, quando Orlando avrà tenuto la propria audizione presso la Commissione Giustizia del Senato. Sarà in quell’occasione infatti che il ministro dovrà riferire le linee di condotta del governo Renzi in merito ad Amnistia e Indulto 2014 oltre ad esporre in maniera dettagliata i punti di cui si compone la riforma della giustizia.

Amnistia e Indulto 2014, Orlando e la riforma della giustizia: il guardasigilli incontra i partiti, settembre spartiacque decisivo

Come accennato in apertura, il dibattito attinente Amnistia e Indulto 2014 è tornato prepotentemente a galla a seguito della pronuncia dell’ONU, che al termine di un’ispezione effettuata alle carceri italiane ha invitato il nostro governo a prendere in considerazione l’adozione di misure straordinarie comprese Amnistia e Indulto 2014. Il primo destinatario del monito dell’ONU è senz’altro il ministro Orlando, che in questi giorni sta incontrando le delegazioni dei partiti di maggioranza, le cui posizioni rimangono cristallizzate ormai da tempo: c’è chi è soddisfatto data l’approvazione dello svuota carceri che concede indennizzi e sconti di pena ai detenuti e chi invece vorrebbe di più e spinge per i due provvedimenti  di clemenza generale. Al di là del parere dei singoli, lo step decisivo sarà in realtà costituito dall’audizione che Orlando terrà in Senato agli inizi di settembre, quando riferirà le linee di condotta del governo Renzi in merito ad Amnistia e Indulto 2014. Quando lo scorso aprile il guardasigilli espose le linee guida del proprio Dicastero non escluse categoricamente l’adozione dei due provvedimenti suggerendo però al contempo come esistessero altre vie: oggi le cose sono cambiate, dato che l’assoluzione accordata all’Italia dal Consiglio d’Europa è stata parzialmente vanificata dal richiamo  dell’ONU. Staremo a vedere.

Amnistia e Indulto 2014, riforma della giustizia: sovraffollamento carceri certificato da protesta del Sappe

A testimonianza di come la situazione carceri sia tutt’altro che risolta, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha indetto una manifestazione collettiva per protestare contro lo stato di sovraffollamento dei penitenziari e contro le decisioni del governo che continua a tagliare l’organico: ‘Protestiamo collettivamente come comparto sicurezza per dire basta con i tagli lineari del governo che non vanno a toccare i veri sprechi nel settore - ha dichiarato il segretario del Sappe Donato Capece - Basta anche con il blocco degli stipendi, nel nostro comparto siamo in 8.000 sotto organico alle prese con carceri comunque ancora sovraffollate, nonostante quello che sostiene il governo. La situazione deve cambiare’. Il livello di emergenza sembra dunque tornato a qualche mese fa, uno scenario che forse si sarebbe potuto evitare armandosi di ‘coraggio’ ed attivando le procedure straordinarie necessarie a ratificare Amnistia e Indulto. In queste settimane stiamo lanciando diversi sondaggi sull’argomento e vorremmo conoscere anche il Vostro parere: sareste favorevoli ad Amnistia e Indulto 2014? Credete che Orlando prenderà atto dell’emergenza o proseguirà con un progetto di riforma graduale? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto!