"Fuori dall'Europa per non morire". E' il titolo di un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, in realtà la traduzione di un lungo articolo del quotidiano del Regno Unito, Telegraph, firmato da Ambrose Evans Pritchard. Nessuna speranza di ripresa secondo il leader del Movimento 5 stelle, che paragona le autorità italiane che vedono segni e segnali di ripresa alle guardie della fortezza nel Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, ingannati dalle illusioni ottiche senza vita. Secondo l'articolo del quotidiano inglese rilanciato da Beppe Grillo, il disastro italiano coincide con l'adesione all'Unione monetaria ed economica dell'Unione Europea.

La produzione industriale è scesa a livelli di venticinque anni prima, il Paese non ha subito nulla di simile a quello che accade oggi nemmeno durante la Grande Depressione, facendo segnare una crescita del 16% nel periodo che va dal 1929 al 1939; continuano a calare i prestiti delle banche alle imprese a un tasso pari al 4,5%, ed è previsto da Moody's un ulteriore calo dell'economia per l'anno in corso dello 0,1%, dello 0,2% secondo Societè Generale. Sempre secondo l'articolo del giornale d'oltremanica, non è ancora stato toccato il fondo nel crollo della proprietà immobiliare, in soli tre mesi l'indice di deflazione delle condizioni di mercato sarebbe passato dal 19,6% al 34,7%. La combinazione micidiale di inflazione zero e contrazione economica sta portando la parabola del debito in Italia a crescere in modo esponenziale, malgrado un avanzo primario del Pil del 2% e l'austerità in atto.

Aggiungiamo a tanto la continua crescita del debito pubblico che può arrivare entro la fine dell'anno a un rapporto del 140%, e il Telegraph non vede come può venirne fuori Renzi, se non con tagli della misura di 20-25 miliardi di euro. L'Italia può uscire da questa situazione catastrofica solo riprendendo il controllo sulla propria economia e se ridenomina i suoi debiti in lire.

Si legge nell'articolo del quotidiano inglese che Renzi può giustamente concludere che l'unico modo possibile per portare a compimento il suo obiettivo di un Risorgimento per l'Italia, e costruirsi il proprio mito, è quello di scommettere tutto sulla lira.