"E' un paradosso che mentre ferve il dibattito sul sovraffollamento carceri e su provvedimenti e decreti svuota carceri, qui ci si permette di aver sezioni chiuse o in eterna manutenzione". Lo hanno dichiarato in una nota tre parlamentari del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo - Claudia Mannino, Chiara Di Benedetto, Giulia Di Vita - a margine di una visita in Sicilia nel carcere dell'Ucciardone di Palermo.

Sovraffollamento carceri: parlamentari del Movimento 5 stelle in visita all'Ucciardone: situazione grave ma niente indulto e amnistia

Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, notoriamente contrario a ogni decreto svuota carceri e a misure di clemenza come amnistia e indulto 2014 ritiene che per far fronte al sovraffollamento carcerario occorre costruire nuove carceri e migliorare le strutture penitenziarie esistenti piuttosto che liberare i detenuti con sconti di pena, amnistia o indulto.

"Chiederemo informazioni - hanno aggiunto i parlamentari M5S dopo la visita all'Ucciardone di Palermo - al ministero della Giustizia e alla direzione del carcere. La carenza di personale è evidente e si riverbera anche sulla sicurezza esterna, occorre migliorare - hanno concluso i parlamentari grillini intervenendo sul sovraffollamento carceri contro il quale il Capo dello Stato Giorgio Napolitano auspica l'approvazione di amnistia e indulto - la sicurezza interna ed esterna, risolvere carenza di personale e spazi non utilizzati".

Amnistia e indulto 2014, prosegue senza sosta la battaglia dei radicali

E se amnistia e indulto 2014 non sono provvedimenti che piacciano al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e nemmeno alla Lega Nord di Matteo Salvini - così come non piacciono a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e a Italia dei Valori di Ignazio Messina - a battersi per la concessione di leggi di clemenza generale ad efficacia retroattiva previste dalla Costituzione italiana (anche nella nuova versione modificata della nuova Costituzione che potrebbe entrare in vigore dal 2018) continuano a essere i Radicali italiani guidati da Rita Bernardini.

Ieri una manifestazione per amnistia e indulto 2014 è stata organizzata dai radicali davanti al carcere di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Oggi una nuova iniziativa di protesta non violenta pro indulto e amnistia è stata promossa nuovamente a Firenze, la città del presidente del consiglio dei ministri e leader del Partito democratico Matteo Renzi.

E' proprio a Firenze che i radicali sono stati in questi mesi più attivi per sollecitare amnistia e indulto 2014 e il rispetto dei diritti dei detenuti nelle carceri, a partire dal diritto alla salute che spesso verrebbe negato. La manifestazione di sabato 9 agosto per indulto e amnistia si è svolta davanti l'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino.

''L'amnistia e l'indulto - hanno affermato in un comunicato stampa Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, rispettivamente segretario dell'associazione dei radicali fiorentini "Andrea Tamburi" e componente del direttivo dei Radicali italiani - sono provvedimenti obbligati per ripristinare lo Stato di Diritto e i Diritti Umani nel nostro Paese, oltre che punto di partenza - hanno sottolineato i due esponenti radicali ribadendo gli appelli per amnistia e indulto 2014 - per una seria riforma strutturale della Giustizia''.