Il messaggio in arrivo dal Ministero dell'economia è forte e chiaro: i tagli alla spesa pubblica devono proseguire con urgenza e nel massimo rigore, pena l'attivarsi di salvaguardie automatiche che si tradurrebbero in tagli alle detrazioni e ad altre agevolazioni fiscali. Il commento di Pier Carlo Padoan è risoluto, ma non necessariamente pessimistico. L'Italia sta attraversando un periodo difficile della propria storia, ma le riforme negli ultimi mesi hanno preso il via e il cammino verso nuovi grandi cambiamenti nel Paese deve essere portato avanti.

L'audizione del Ministro dell'economia alla Camera

Nella giornata di oggi Padoan è intervenuto alla Camera dei Deputati con un'informativa urgente riguardo il campo della spending review. Il Ministro ha ripreso un tema che negli scorsi giorni era stato già trattato dalla Cgia; tramite un comunicato l'istituto aveva messo in guardia contro la possibilità di un'impennata dell'imposizione fiscale qualora non risultino garantiti i parametri inseriti nel Def dal precedente Governo. Padoan ha ribadito come l'obiettivo di risparmio deve essere coerente con la cifra di 3 miliardi di euro nel prossimo anno, 7 miliardi nel 2016 e 10 miliardi nel 2017. Qualora questi risultati non fossero raggiunti, scatterebbero delle tagliole automatiche utili al recupero delle risorse appena elencate

Non solo tagli nelle parole volte alla Camera

Ma il tema della spending review non è stato l'unico argomento trattato durante l'informativa alla Camera dei Deputati.

Parlando della prossima legge di stabilità, il Ministro ha sottolineato come i nuovi dati sul Pil dovranno essere sicuramente tenuti in considerazione nella stesura del corpus legislativo. Oltre a ciò, Padoan si è soffermato anche sul bonus delle 80 € concesse ai dipendenti pubblici e privati, nonché al relativo impatto sui consumi, spiegando come il fare delle valutazioni a soli tre mesi dall'introduzione della misura sarebbe azzardato oltre che prematuro.

Nel complesso, vi sarebbero numerosi margini di miglioramento che il lavoro governativo ha messo sul piatto e che non riescono ancora ad esprimere il loro reale potenziale a causa dell'ottica di breve periodo. Gli italiani attendono con fiducia il cambiamento positivo tanto auspicato dal Governo Renzi; non resta che aspettare il loro manifestarsi.