Renzi può dire addio al taglio delle tasse promesso. Il commissario per la spending review Carlo Cottarelli non ci sta e si dimette. "Le nuove spese non sono coperte, così niente taglio delle tasse". Il governo Renzi, in parole povere, sta spendendo troppi soldi. E sarà costretto ad inserire altre tasse secondo Cottarelli. 1,6 miliardi di investimenti già finanziati con futuri risparmi derivati dalla spending review. Così il taglio delle tasse rimane un miraggio. L'opposizione coglie l'occasione per attaccare il governo Renzi e il premier in primis: si chiedono le dimissioni immediate di Renzi e del suo seguito.



Cottarelli punta il dito contro le nuove spese non coperte che non permetterebbero il taglio della tasse promesso da Matteo Renzi. La scintilla che ha fatto incendiare Cottarelli è stata l'emendamento votato alla Camera a favore di quattromila pensionamenti nella scuola. Provvedimenti positivi, sia chiaro, ma le tasse e le coperture? Renzi sta utilizzando fondi provenienti da una spending review che Cottarelli ha fissato per l'anno prossimo, non ci sono i fondi necessari. Le tasse aumentano e aumentano i tagli lineari (ovvero l'esatto contrario di quello che Cottarelli era stato chiamato a fare). Renzi ha troppa paura di sfigurare davanti all'opinione pubblica? Renzi sta facendo promesse su tasse e riforme solo per guadagnare voti?

Renzi sta agendo senza un piano a lungo termine come invece vorrebbe Cottarelli? Sono tanti i dubbi dell'opposizione, che accusa il premier Renzi. "Così potete dimenticarvi il taglio delle tasse perché non ci saranno risorse".

Dal Tesoro, intanto, si affrettano a precisare che Cottarelli non sta attaccando il governo. Basterà a calmare le acque? Di certo la situazione non sarà semplice per il futuro commissario per la spending review, il consigliere economico di Renzi Yoran Gutgeld.