Per la riforma giustizia 2014 "vedrò prima i parlamentari della maggioranza per costruire con loro le posizioni più utili da sottoporre alle opposizioni". Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Andrea Orlando che in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica apre il confronto con l'opposizione sulla riforma giustizia dopo la conversione in legge del cosiddetto decreto svuota carceri e mentre prosegue in commissione Giustizia al Senato dei quattro ddl per indulto e amnistia 2014.

Riforma giustizia del Governo Renzi, indulto e amnistia 2014:nuova audizione Orlando al Senato

"Non sarà una passeggiata, ma il Governo Renzi - ha detto il guardasigilli impegnato sulla riforma della giustizia 2014 e contro il sovraffollamento carcerario - si sforza di tenere il confronto legato soprattutto al merito".

Come esempio di confronto politico legato al merito dei provvedimenti il ministro Orlando prende come esempio Sinistra ecologia e libertà, il partito della sinistra radicale guidato da Nichi Vendola. "Sel ha dato una valutazione - ha spiegato il ministro della Giustizia parlando della questione del sovraffollamento carceri - molto legata al merito e mi auguro che lo stesso metodo e gli stessi risultati si possano ottenere con tutte le altre forze dell'opposizione. L'obiettivo - ha aggiunto il ministro Andrea Orlando - è quello di arrivare all'ultimo tavolo del confronto con uno sforzo di intesa non solo sui titoli - ha sottolineato - ma anche sui dettagli".

Il guardasigilli cerca anche di imprimere un'accelerata sulla riforma della giustizia 2014.

"Entro il 20 agosto - ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando nella nuova intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica sulla riforma giustizia 2014 -pubblicheremo i 12 punti della riforma della giustizia e a settembre - ha sottolineato - saranno pronti gli articolati". Parlando del decreto già legge contro il sovraffollamento carceri e in favore dei detenuti che prevede sconti di pena del 10 % per i carcerati e risarcimenti in denaro di 8 euro al giorno per gli ex detenuti che hanno subito un trattamento penitenziario in violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione Europea, il ministro, proprio facendo riferimento alle misure risarcitorie su cui ci sono state aspre polemiche con le opposizioni, ha detto che "se Strasburgo ci avesse condannato avremmo dovuto pagare 20 euro al giorno, per una cifra complessiva sui 300 milioni".

In realtà la Corte europea dei diritti dell'uomo ha già più volte condannato l'Italia per violazione dei diritti umani a causa del sovraffollamento carceri, la sentenza Torreggiani aveva fissato il termine del 28 maggio 2014 per ristabilire condizioni umane e dignitose negli istituti penitenziari, poi il Consiglio d'Europa, anziché fare partire subito le sanzioni di cui parla il guardasigilli ha concesso una proroga di un anno, in considerazione dei miglioramenti fatti contro il sovraffollamento: prima con l'approvazione della legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali, adesso con il decreto svuota carceri mentre sono in discussione la riforma della custodia cautelare in carcere e i ddl per indulto e amnistia 2014.

"Il sovraffollamento carcerario - ha poi aggiunto il ministro Andrea Orlando (Pd) - ci ha messo in una situazione di responsabilità di fronte alla Corte dei diritti dell'uomo". Il ministro Orlando tornerà a parlare di riforma della giustizia e dei ddl per indulto e amnistia nel corso della nuova audizione in commissione Giustizia al Senato prevista per giovedì 7 agosto.