Il Senato della Repubblica presieduto da Pietro Grasso ha approvato oggi (venerdì 8 agosto) in prima lettura la nuova Costituzione italiana: il ddl riforme costituzionali del ministro Maria Elena Boschi - su cui è stato siglato il cosiddetto Patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi - è stato approvato con 183 voti favorevoli; nessun voto contrario vista l'assenza in Aula dei senatori contrari, e 4 senatori astenuti. Ad abbandonare i lavori durante la votazione finale al ddl Boschi in segno di dissenso sono stati i senatori del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, della Lega Nord di Matteo Salvini, di Sel di Nichi Vendola.

Riforme, ok al ddl Boschi, ecco la nuova Costituzione: dalle novità sul Senato a quelle su indulto e amnistia

Con la nuova Costituzione italiana disegnata dal ddl Boschi - Renzi - Berlusconi appena approvato dal Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati sarà l'unica assemblea elettiva con potere di votare la fiducia al Governo e a disciplinare, tra l'altro, su amnistia e indulto, per cui i poteri sono stati sottratti al nuovo Senato del 2018 che non sarà più elettivo e sarà composto da cento senatori. I deputati a Montecitorio saranno sempre 630 ma a questo punto avranno più potere. Il Senato non elettivo dal 2018 si chiamerà ancora Senato della Repubblica, a comporlo saranno 95 eletti nei consigli regionali, altri 5 saranno nominati dal presidente della Repubblica.

Il nuovo Senato del 2018 sarà depotenziato, avrà poteri legislativi pieni, ma in condivisione con La Camera, soltanto sulle leggi costituzionali e non avrà potere di decidere nemmeno su leggi straordinarie di clemenza come amnistia e indulto. Tuttavia, i nuovi senatori, sull'immunità parlamentare, godranno delle stesse tutele previste dagli inquilini di Montecitorio.

A proposito di riforme costituzionali, indulto e amnistia "non sarà ammesso il referendum - si legge nella nuova Costituzione italiana approvata in prima lettura dal Senato - per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali". A proposito di referendum, vengono introdotti anche quelli propositivi e d'indirizzo in aggiunta all'attuale referendum abrogativo; sul fronte referendum novità in arrivo anche sulle soglie di raccolta delle firme e sul quorum.

Per presentare disegni di legge di iniziativa popolare le firme necessarie aumentano da 50.000 a 150.000: anche in questo caso vengono escluse leggi di indulto e amnistia che dal 2018 saranno esclusivamente di competenza della nuova Camera dei Deputati.

"Il presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso è stato un arbitro equilibrato e capace, le sue qualità sono state riconosciute anche da molti senatori e senatrici che non hanno condiviso la riforma", ha dichiarato in una nota stampa vice presidente del Senato Valeria Fedeli, dopo l'approvazione in prima lettura nell'Aula di Palazzo Madama del ddl Boschi sulle riforme costituzionali. "La riforma del Senato votata oggi - ha commentato il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza - ci dice che la politica è in grado di cambiare se stessa.

E' dunque - ha sottolineato il parlamentare democratico - la risposta più giusta all'antipolitica e al populismo, non c'è più alibi per chi crede che le istituzioni vadano abbattute. Nelle istituzioni - ha aggiunto Roberto Speranza, capogruppo del Partito democratico a Montecitorio - vi sono le forze e il coraggio per adeguarle ai tempi moderni, per avvicinarle ai cittadini, per renderle il luogo dove si risolvono i problemi e non essere il problema".