La Scuola cambia verso con una riforma da un miliardo e mezzo. Dopo le indiscrezioni sulla riforma della scuola dei giorni precedenti è ufficiale: centomila precari assunti subito. Grande la soddisfazione del premier Matteo Renzi.

Come ha sottolineato l'Onorevole Giannini, la riforma prevede l'assunzione di oltre centomila nuovi insegnanti a tempo indeterminato, assunti dal 2015, per la scuola elementare, media e superiore. Centomila tra i precari delle Gae, le graduatorie a esaurimento in cui oggi sono bloccati 155 mila aspiranti insegnati, e novemila vincitori dell'ultimo concorso ancora rimasti a casa.

Riforma della scuola: quali sono i punti principali?

"Dobbiamo eliminare le supplenze, agente patogeno del sistema scolastico, batterio da estirpare". Il batterio delle supplenze, però, non verrà estirpato subito, come per magia. Non tutte le supplenze sono uguali nel sistema scuola: ci sono urgenze, brevi assenze e supplenze annuali (di fatto posti fissi non assegnati). Le assunzioni saranno, quindi, progressive, a seconda dei fondi disponibili.

A livello didattico, invece, la riforma prevede due innovazioni principali:

  • Informatica alle elementari: il governo avvierà una sperimentazione pilota in duecento istituti, con una lezione interattiva introduttiva di un'ora, per poi estendere il progetto anche alle altre scuole.
  • Più ore di inglese: soprattutto alle elementari. Il governo vuole rilanciare l'insegnamento della lingua straniera, grave mancanza del nostro sistema-scuola.

Non solo assunzioni, informatica e inglese, però.

La riforma vuole portare entro il 2015 una scuola italiana su due ad avere edifici più belli, sicuri e nuovi. Per un totale di 21.230 edifici coinvolti. In questo progetto verranno coinvolti anche sponsor privati, soprattutto per quanto riguarda l'ammodernamento gli istituti tecnici.

Non è ancora prevista, però, la soluzione della questione dei quota 96, che dal primo settembre continueranno ad andare a scuola senza pensionamento.

La nuova scuola di Renzi, inoltre, vuole anche dare valore al merito. Non è ancora chiaro, però, come verrà realizzata questa promessa.

I punti da chiarire sulla riforma della scuola sono, quindi, ancora molti. Ma questa riforma segna un significativo passo avanti contro il precariato nella scuola. Ma le promesse del governo verranno mantenute?