Nuove preoccupanti aggiornamenti mettono più di qualche dubbio sull'effettiva capacità della Commissione Giustizia in Senato di portare a compimento i quattro progetti di legge per un atto di clemenza generalizzato, seguiti da Ciro Falanga (Forza Italia) e Nadia Ginetti (Partito Democratico). Purtroppo sembra sempre più difficile che si possa arrivare ad un testo unificato accettabile per tutte le forze politiche in gioco; difatti i lavori continuano a protrarsi da settimane e restano caratterizzati da interruzioni e rinvii, che fanno emergere tutte le difficoltà di giungere ad un dato di fatto.

Il problema del sovraffollamento carcerario e lo svuota carceri 2014

Mentre la politica resta in stallo, negli scorsi mesi si sono susseguiti dalle carceri notizie molto gravose; si mettono così in evidenza tutte le falle del sistema e le pesanti conseguenze che ricadono non solo sui detenuti, ma anche sul personale di servizio, visto che si trova ad operare in contesti di grave disagio. Secondo i dati elaborati dal Partito Radicale (basati su quanto diffuso dal Ministero della Giustizia), il sovraffollamento medio in Italia si attesta attorno al 119%, ma può raggiungere livelli ben peggiori arrivando a toccare addirittura punte superiori al 200%. Per quanto lodevole, resta quindi insufficiente il provvedimento svuota carceri 2014 di recente approvazione, che prevede la conversione delle pene per reati minori in attività lavorative e un rimborso di 8 euro al giorno per chi ha subito un'ingiusta detenzione.

Secondo il Ministro Andrea Orlando un atto di clemenza generalizzato è politicamente indigeribile

Resta il fatto che secondo il Guardasigilli il problema risiede nel populismo penale portato avanti da alcune formazioni politiche, che in questo modo sperano di ottenere maggiore consenso in una certa fascia di popolazione.

In un suo recente intervento ad un Congresso dell'Unione Camere Penali Italiane, Orlando avrebbe spiegato di ritenere il tema dell'amnistia e dell'indulto "elettoralmente e politicamente indigeribile" sottolineando che "da quando è stato deciso che per votarlo serve una maggioranza dei due terzi è diventata un'ipotesi di scuola.

Non riusciamo a mettere assieme una maggioranza dei due terzi sul superamento del bicameralismo, figuriamoci sul tema dell'amnistia e dell'indulto". Tra le formazioni maggiormente contrarie al provvedimento, vi sono la Lega Nord, Fratelli d'Italia e Italia dei Valori, mentre a favore sarebbero Forza Italia, Sel e NCD. Nel PD la linea decisa dal Governo sembra quella del basso profilo, che consiste nell'idea di cambiare la situazione con la politica dei piccoli passi.

Continuano richieste per atto di clemenza: l'intervento del Presidente della Camera

Mentre i partiti restano bloccati in uno stallo improduttivo, continuano gli appelli istituzionali sul tema del sovraffollamento e dell'ingiusto stato di detenzione.

L'ultima ad intervenire è stata Laura Boldrini, Presidente della Camera, che ha spiegato di ritenere questi problemi come "un ostacolo alla riabilitazione delle persone detenute". Sul tema si è espresso di recente anche il Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, approvando una risoluzione rivolta al Parlamento (presentata dal Consigliere Luciano Monticelli) per chiedere di intervenire con un atto di clemenza. Se sei interessato all'argomento clicca ORA sul pulsante "segui" (in alto a destra vicino alla firma), per ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti sul tema dell'amnistia e dell'indulto.