Novità in arrivo per il tema del sovraffollamento. Con l'approvazione del DL 92/2014 (chiamato anche svuota carceri 2014) il Governo Renzi ha deciso di aprire un nuovo capitolo nella gestione del sovraffollamento carcerario, tanto che non sono state previste solo misure utili alla conversione della pena detentiva in attività lavorativa. Per chi ha subito condizioni di reclusione ingiuste, si apre lo spiraglio dei rimedi risarcitori; nel breve termine potranno quindi avviarsi le prime richieste di risarcimento. Vediamo insieme in che modo procedere, quali sono i paletti imposti dalla normativa e soprattutto i tempi entro i quali risulta possibile intervenire.

Il requisito di base: la carcerazione in condizioni inumane e degradanti

Per poter accedere ai rimedi risarcitori, la condizione essenziale è di avere (purtroppo) subito una condizione di carcerazione inumana o degradante. È quindi fondamentale che la richiesta sia corredata da tutte le condizioni ambientali utili a dimostrare di aver subito un danno, circostanziando il luogo e il periodo di reclusione. Questi elementi saranno utili a ricostruire il danno subito, perché (a titolo di esempio) la normativa prevede che ogni recluso abbia almeno tre metri quadrati di spazio vitale, requisito che nella pratica viene spesso disatteso all'interno delle carceri italiane.

Chi può chiedere il risarcimento e dove presentare la domanda

Il riferimento normativo per poter aprire la domanda è l'articolo 3 della Cedu, che sottolinea l'importanza della detenzione in condizioni non degradanti e umane.

Ne consegue che i possibili destinatari dei risarcimenti previsti dai legislatori sono colo che hanno espiato una condanna definitiva alla reclusione, oppure che sono attualmente sotto custodia cautelare in un penitenziario. A decidere sulla richiesta saranno invece il magistrato di sorveglianza nel caso in cui il detenuto si trovi ancora recluso in penitenziari sovraffollati, oppure il giudice civile per coloro che sono già tornati in libertà.

Scadenze e tempi per poter aprire la domanda di risarcimento

Attenzione infine ai tempi utili per poter aprire la domanda di risarcimento, perché il codice civile (art. 2947) prevede la prescrizione del diritto. I tempi decisi dallo svuota carceri 2014 sono piuttosto stretti e corrispondono a 6 mesi dalla sua approvazione; la scadenza è quindi fissata per il 27 dicembre 2014.

In caso di risposta positiva, il risarcimento corrisponderà ad 8 euro per ogni giorno di carcere durante il quale si è verificato il danno; se l'individuo si trova ancora in carcere, è prevista anche una riduzione della pena di circa un decimo rispetto ai giorni di reclusione già scontati.