Il Leader del M5S Beppe Grillo torna all'attacco dei tg definendoli servi del potere e dei partiti, rei di non fare informazione e distorcere puntualmente il senso delle dichiarazioni a seconda del padrone che essi rappresentano. Ne ha anche per Renziche è troppo impegnato a farsi dei selfiecome scrive sul suo blog condiviso in rete attraverso il social Facebook. Un Beppe Grillo a tutto campo che rivendica l'impegno e la serietà del M5s nel tentativo di cambiare un Paese alla deriva con un lavoro certosino e costante tutti i giorni, attraverso la collaborazione dei cittadini che vengono coinvolti con referendum e iniziative popolari in grado di dare la vera svolta all'Italia, senza nessuno spazio per coloro che si dimostrano solo servi dei partiti come invece fanno i Tg.

 



La dichiarazione rilasciata al Tg3

Grillo spiega come durante un dibattito pubblico riguardante la percezione appiattita di questo esecutivo, abbia ricevuto con inusitata faccia tosta da Bianca Berlinguer, la direttrice della testata Rai, una tagliente replica:"se l'opposizione non viene in tv è difficile trovare un'alternativa al governo." Secca la risposta da parte del capo dei pentastellati sulla infelice uscita da parte di una giornalista del servizio pubblico, il cui obbligo è unicamente quello di riferire in modo corretto le informazioni provenienti dalla politica, dall'economia e dalla società civile senza infarcirla di proclami dal sapore propagandistico di stampo partitico ossequiosi verso chi attualmente si trova al governo. 

L'affondo di Grillo

Rispetto all'osservazione circa il modo di fare opposizione al governo risponde che basta semplicemente dire la verità e ammettere che c'è chi cerca di dimostrare l'esigenza di una valida alternativa a chi sta soltanto affossando ancora di più il Paese.

Aggiunge che il M5s sta lavorando ovunque, nelle sedi istituzionali e nelle amministrazioni regionali e comunali, rifiutandosi di andare nelle tv ormai proprietà dei partiti, per cui non è pensabile accettare l'invito dei loro servi a partecipare a questo teatrino dove "ti prendono per il culo" (testuale).