La notizia, pubblicata ieri su diversi quotidiani e di cui vi abbiamo diffusamente parlato anche in questo articolo, riguardante i vitalizi degli ex consiglieri regionali, sta provocando un vero e proprio terremoto nel mondo politico: stiamo parlando delle rendite spettanti a coloro che hanno ricoperto, in passato, un incarico presso le Regioni, anche di breve durata.
Si tratta di un costo esorbitante per i bilanci regionali, anche perchè si parla di almeno 170 milioni che ogni anno vanno a gravare pesantemente sui costi che le Amministrazioni devono sostenere. Lo scandalo deriva soprattutto dal fatto che i 'beneficiari' di questi vitalizi sono almeno 3200 e che spesso si tratta di vere e proprie 'baby Pensioni'.


Pensioni e vitalizi: stop alle rendite e restituite il maltolto, la proposta del sottosegretario Zanetti

A questo proposito, il sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Enrico Zanetti di Scelta civica ha deciso di impegnarsi personalmente affinchè non solo venga posta la parola 'fine' a questo sperpero di denaro, ma che addirittura coloro che abbiano percepito questi soldi provvedano a restituirli allo Stato. 
Considerando la seconda proposta come qualcosa di estremamente utopistico e difficilmente realizzabile, sarebbe, comunque, una vittoria importante quella di interrompere questo ciclo 'vizioso'.
Teniamo presente che, nel 2013, il governo Monti abolì i vitalizi per legge, seppur la nuova normativa non riguardasse chi la rendita la prendeva già: le Regioni avrebbero dovuto adeguarsi a questa nuova disposizione, ma a quanto pare la situazione non è affatto migliorata. La proposta di legge che il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti si prefigge di eliminare anche i vitalizi già esistenti, nel caso in cui non siano maturati i requisiti minimi indicati dalla legge, che il ddl in esame nell'Aula parlamentare ha fissato a dieci anni di mandato consecutivi, oppure a quindici, nel caso in cui non siano consecutivi. Si riuscirà a porre fine all'ennesimo privilegio della 'casta'?