È finalmente arrivato il giorno del giudizio per la Scozia: oggi il Paese si troverà a votare sulla possibile secessione dal Regno Unito. Chiamati a votare sono 4.282.953 aventi diritto, che si sono regolarmente iscritti alle liste per un Referendum di portata storica. Infatti, una eventuale vittoria degli indipendentisti avrà grandi implicazioni non solo per la loro nazione, ma per tutti i movimenti indipendentisti presenti in Europa. A quanto pare il richiamo al voto è stato molto elevato (come del resto si poteva notare osservando l'accesissimo dibattito degli ultimi mesi), tanto che si prevede un'affluenza storica e comunque non inferiore ai quattro quindi dell'intera platea di votanti.

La chiusura ufficiale dei seggi è prevista invece per le 10.00 p.m. di questa sera.

Gli ultimi aggiornamenti dei sondaggi (final-pools) parlano di un leggero vantaggio per il no

Dopo una fervente campagna a favore dell'indipendenza, i primi risultati derivanti dai sondaggi di final pools raccontano una storia diversa: circa il 52% dei votanti vorrebbe che la Scozia facesse ancora parte del Regno Unito, mentre il 48% sarebbe a favore dell'indipendenza. Bisogna sottolineare come si tratti di un risultato derivante dai sondaggi d'opinione effettuati all'esterno dei seggi, quindi la realtà dei fatti potrebbe comunque essere differente. Ma per analizzare i primi esiti provenienti dalle urne si dovrà comunque aspettare notte fonda, visto che i dati reali cominceranno ad arrivare solo a partire dalle prime ore del mattino; entro le 8 a.m.

potrebbe invece essere comunicato pubblicamente il verdetto definitivo.

Ipotesi di successione drammatica per i mercati, banca d'Inghilterra prepara piano d'azione

È chiaro che qualora la successione dovesse venire avvallata ufficialmente dalla votazione, le conseguenze politiche ed economiche si sentirebbero non solo in Europa, ma in tutto il mondo.

A essere immediatamente coinvolti sarebbero i mercati finanziari europei, che di lì a poco dopo la comunicazione dell'esito apriranno ufficialmente la giornata di contrattazione borsistica. In questo contesto si aprirebbe una grande finestra d'incertezza, perché la nuova Scozia potrebbe abbandonare la sterlina e la divisione dal Regno unito darebbe il via ad una serie molto volatile di reazioni a catena nell'economia dei due Paesi.