Calano a vista d'occhio le quotazioni del Governo Renzi, ieri 11 settembre, il Presidente del Consiglio ha avuto un incontro con il Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato Anna Finocchiaro, nel quale è stato rimesso in primo piano come priorità di riforma l'Italicum ancor prima di quella sulla Pubblica Amministrazione. Il premier sta perdendo gradualmente i consensi nella sua stessa sinistra e rischia di cadere inevitabilmente in un baratro, con una situazione poi difficile da recuperare. Per vari motivi infatti, le riforme sono rallentate e quella sulla Legge Elettorale che era stata momentaneamente accantonata, è risalita in cima ai pensieri dell'esecutivo.

Matteo Renzi si trova in una situazione molto difficile del suo cammino politico alla guida del paese, perché deve combattere con i suoi stessi 'dissidenti' compresi D'Alema e l'ex segretario Bersani che non accettano in nessun modo la gestione unitaria del partito, poi c'è la bufera del PD in Emilia e inoltre dall'altra parte, c'è Berlusconi che spinge sul patto del Nazareno e sulla riforma della Giustizia.

La nuova polemica che va a completare un quadro molto difficile è la protesta delle Regioni sui tagli alla Sanità e le Forze dell'Ordine pronte a scioperare per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana. Una situazione sicuramente non invidiabile e difficile da gestire, ma questo era in preventivo, si sapeva che con il passare del tempo gli ostacoli sarebbero stati sempre maggiori.

Ora il premier dovrà vagliare bene tutte le priorità, cercare di attenuare i malcontenti generali in diversi settori e portare in porto qualche riforma. Solo in questo modo si possono evitare eventuali elezioni anticipate per il prossimo anno, una minaccia che adesso sembra essere più reale anche in considerazione del fatto che la maggior parte delle scadenze previste da Renzi, non sono state rispettate. Il lavoro sarà sicuramente arduo e difficile per evitare un tracollo politico che al momento sembra dietro la porta.