Sempre molto seguiti, sono i Sondaggi politici Ipsos del presidente Nando Pagnoncelli, oggi ancora a supporto di Floris nella trasmissione tv "diMartedì", dopo la lunga avventura a Ballarò. Stavolta si parla del M5S e di Beppe Grillo, ma anche dell'operato dei suoi parlamentari. Il Movimento 5 Stelle non ispira più fiducia come in passato secondo gli italiani che hanno risposto al sondaggio politico Ipsos di settembre 2014. Il 71% di loro non è soddisfatto dell'azione di senatori e deputati, il 20% degli elettori del M5S potrebbe cambiare scelta di voto.

Dopo il calo vistoso delle elezioni europee, anche in seguito le cose non sembrano andare meglio dunque. Appena il 25% considera convincenti le azioni dei loro rappresentanti al governo.

Possiamo dire che Matteo Renzi ha individuato le corde giuste da toccare per portare gli italiani dalla sua parte, e dire che almeno in parte, le sue proposte non sono così dissimili da quelle del Movimento 5 Stelle. Di riflesso, se non principalmente, il calo di fiducia riguarda anche il leader del M5S, Beppe Grillo che non viene visto come un positivo protagonista della politica italiana. Continuando nei sondaggi politici Ipsos, il 54% degli italiani accusa il M5S di non essere riuscito a fare quello che Renzi sembra voler metter in atto, in special mondo se si parla di rottamazione della vecchia politica.

La stessa percentuale sostiene che il Movimento abbia fatto e faccia troppo rumore e poco fumo, in una parola: inconcludente. Altro dato su cui riflettere: il 57% dei cittadini recrimina di non essere coinvolto nelle scelte. Il 46% crede che quella del M5S sia un'azione atta a raccogliere consensi e che risulta essere anche poco coerente.

Concludendo, secondo il 39% degli italiani, le riforme portate avanti dal Movimento non sarebbero però "pubblicizzate a dovere", causa la cattiva informazione o disinformazione dei mass-media. Vero o falso?

Una cosa è certa, una differenza sostanziale e decisiva fra il M5S di Grillo e il PD di Renzi c'è: il Movimento non ha mai avuto la maggioranza e dunque non è mai andato al governo nemmeno per allearsi, viceversa il Partito Democratico nonostante le sue minoranze interne avverse, ha le alleanze e dunque i numeri per governare, e nonostante il non voto alle Politiche, Renzi è stato il vincitore delle elezione europee.