Gli Stati Uniti a causa della reale minaccia costituita dall' ISIS sono costretti a sconvolgere i rapporti di alleanza in medio oriente. Una situazione impensabile solo pochi mesi fa ma ora l'ombra del califfato islamico rende percorribile una strategia di alleanze per lo meno anomale. Alcune settimane fa i soldati di Hezbollah hanno respinto un attacco su Aral, le informazioni che hanno reso possibile la vittoria con tutta probabilità provenivano dai satelliti americani. Rappresentanti di spicco di Hezbollah come lo stesso portavoce sottolineano da giorni come sia importante arginare il califfato islamico con l'aiuto internazionale.

In questo caso gli interessi di Hezbollah e Stati Uniti non sono gli stessi ma convergono sul fatto che l'ISIS deve cessare di esistere.

I libanesi Hezbollah temono che i terroristi islamici sunniti dell'ISIS una volta preso il Libano, a maggioranza sciita, possano perpetrare i massacri già visti in Siria e Iraq nei confronti degli infedeli sciiti. Qualora l'aiuto militare di Hezbollah dovesse essere parte integrante della strategia militare degli Stati Uniti, questi potrebbero fornire un riconoscimento, anche se non pieno e formale, che permetterebbe al "partito di Dio" di uscire dalla lista nera delle organizzazioni terroristiche. Gli Stati Uniti dopo aver ribadito il no secco all'impiego di truppe di terra contro l'ISIS necessitano di un "aiuto esterno" sul campo impersonato benissimo dai soldati di Hezbollah.

La situazione è estremamente imbarazzante per entrambe le parti e soprattutto per gli Stati Uniti impegnati in Siria nel finanziare i nemici di Hezbollah e Assad ed a collaborare con loro in Iraq e sui confini libanesi. 

Alcuni media americani che hanno svelato questa prospettiva d'intervento al fianco di Hezbollah, hanno anche riportato molte opinioni, di eminenti esperti del mondo arabo, quasi tutte concordi che tra L'ISIS ed Hezbollah il male minore sarebbe costituito da quest'ultimo, in primis perché non ha dimostrato la stessa crudeltà nei confronti degli staggi occidentali.

La strategia di un'alleanza rimane percorribile ma nasconde almeno due implicazioni che potrebbero essere vere e proprie spine nel fianco della Casa Bianca: il primo riguarda l'atteggiamento di Israele nei confronti di questa situazione, Hezbollah è il principale nemico dello stato di Israele mentre gli Stati Uniti sono il principale alleato.

Il secondo motivo di imbarazzo potrebbe fare capolino quando gli USA dovranno decidere se fornire anche Hezbollah di armi per combattere l'ISIS, se così dovesse essere chi assicura che le stesse non verranno rivolte verso Israele? Come sempre scendere a patti con organizzazioni definite "terroristiche" si può rivelare un arma a doppio taglio e gli Stati Uniti hanno già sperimentato in passato quanto possa essere rischioso.