Resta difficile una soluzione politica nel breve termine circa il dibattito sul delicato tema dell'amnistia e dell'indulto 2014. Purtroppo con molta probabilità l'anno in corso si concluderà senza un provvedimento di clemenza, a causa della situazione di stallo che caratterizza tanto il Governo Renzi quanto le Commissioni giustizia alla Camera e al Senato. È evidente che il problema resta prima di tutto interno al PD, viste le dichiarazioni degli scorsi giorni del Premier (che ha parlato riguardo questo tema con parole molto dure): "i criminali colpevoli devono pagare fino alla fine.

Chi commette un reato e viene condannato deve restare dentro [...] La giustizia deve garantire che chi è colpevole paga fino alla fine". Affermazioni che stridono con alcune delle precedenti dichiarazioni del Ministro Orlando, quando in passato ha parlato di tema indigeribile per la politica, di populismo penale e di giustizialismo perseguito per fini elettorali.

Riprende il prossimo martedì 14 ottobre l'attività della Commissione Giustizia in Senato

Stante la situazione, si registra in Parlamento la ripresa delle discussioni sul tema dell'amnistia e dell'indulto. Il prossimo martedì 14 ottobre si riunirà la Commissione giustizia in Senato per la discussione sull'esame congiunto dei 4 ddl utili alla concessione di un atto di clemenza generalizzato, sebbene bisognerà ancora attendere per avere i dati sull'impatto dello svuota carceri 2014 e per sapere se è riuscito effettivamente a calmierare la grave situazione di sovraffollamento delle carceri.

Ricordiamo che gli ultimi numeri forniti ad agosto sul sito web istituzionale del Ministero sono stati analizzati dal partito radicale con esiti tutt'altro che positivi: 119% di sovraffollamento medio per gli istituti penitenziari italiani, con alcuni singoli picchi di grande gravità, visto che in tali strutture si arriva a superare addirittura il 200%.

Il Partito Radicale contesta la risposta del Vice Ministro Costa in seguito all'interrogazione del M5S

Nel frattempo giunge la critica del Partito Radicale alla risposta fornita dal Vice Ministro Enrico Costa, in seguito ad un'interrogazione parlamentare sollecitata dal Partito Radicale ed effettivamente portata avanti da Vittorio Ferraresi del Movimento a 5 stelle.

Nella propria relazione, Costa ha parlato di risultati importanti ottenuti sulla popolazione carceraria, di sorveglianza dinamica e di rispetto formale dei requisiti di spazio (5 mq calpestabili con il bagno). Al contrario, i dati in possesso del partito radicale secondo l'esponente Quintieri sarebbero ben diversi, visto che lo spazio pro capite ammonterebbe a meno di 3 mq: "le sale socialità, lettura e modellismo, sono state allestite ed aperte solo di recente così come il teatro, realizzato nel 2005, precedentemente chiuso e non funzionante per tutto il 2013 per lavori di ristrutturazione dovuti ad infiltrazioni meteoriche [...] Allo stato, per quanto mi risulta, nessun detenuto è mai stato ammesso al lavoro esterno con il Comune di Paola.

La lavanderia, risulta chiusa dallo scorso mese di luglio per lavori di ristrutturazione". È chiaro che se tali riscontri fossero confermati, il problema di civiltà nelle carceri sarebbe ben lontano dall'aver trovato una soluzione, anche con i provvedimenti più recenti. Se lo desiderate potete farci sapere la vostra opinione con un commento; diversamente è possibile restare aggiornati utilizzando il tasto "segui" in alto a destra.