Tornano ad accendersi i riflettori sul tema dell'amnistia e dell'indulto così come sulla grave situazione di sovraffollamento che caratterizza ormai da troppi anni il sistema carcerario italiano. A far sentire nuovamente la propria voce questa volta è il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha parlato durante una visita al carcere di Regina Coeli, avente lo scopo di inaugurare la ristrutturazione del centro clinico interno. Il guardasigilli si è soffermato sul problema del sovraffollamento, vera e propria spina nel fianco per un Paese civile che con tutta evidenza fatica incredibilmente a rispettare gli standard internazionali nell'offrire ai propri detenuti condizioni di detenzione giuste e dignitose.

Le dichiarazioni del Guardasigilli: i miglioramenti non bastano

Secondo quanto affermato dallo stesso Ministro "i numeri non ci fanno più impattare con Strasburgo, ma non corrispondono ancora a ciò che le nostre leggi richiedono [...] mi auguro che ci sia la possibilità in ragione di questa febbre che è scesa di intervenire sulle strutture carcerarie, anche dal punto di vista del lavoro e del reinserimento". Orlando difende quindi il provvedimento svuota carceri 2014 di recente approvazione, che prevede la conversione di pena in attività lavorativa oltre che dei provvedimenti risarcitori per coloro che hanno subito condizioni di detenzione ingiuste. Nessun riferimento invece alla possibilità che il Parlamento approvi la misura di amnistia e indulto 2014 - 2015, visto che già in passato aveva commentato l'evenienza spiegando l'indigeribilità politica del tema e il fatto che purtroppo restasse una semplice ipotesi di scuola.

Il commento del partito radicale: rimedi umilianti, non funzionano

Con un parere decisamente opposto si è espresso sul provvedimento svuota carceri il Partito Radicale, che si è riunito recentemente il Comitato Nazionale, tornando a discutere anche del grave sovraffollamento che caratterizza il nostro sistema carcerario.

A tal proposito, le dichiarazioni rilasciate non lasciano dubbi "i rimedi previsti dal Governo non solo sono umilianti per chi ha subito trattamenti equiparabili alla tortura, ma neppure funzionano a causa della totale inefficienza della Magistratura di sorveglianza, inadeguata persino a rispondere alle istanze di ordinaria amministrazione avanzate dalla popolazione detenuta".

D'altra parte, sono stati gli stessi Radicali ad aver richiesto i dati sul sovraffollamento al Ministero della Giustizia, tanto che dalle loro elaborazioni è risultata una media del 119% per quanto riguarda gli istituti di sicurezza italiani, ma che in alcuni casi specifici può arrivare a superare addirittura il 200%.

Prosegue in Senato esame dei 4 ddl unificati su amnistia e indulto

Nel frattempo al Senato della Repubblica il tema dell'amnistia e dell'indulto è tornato nel calendario della Commissione Giustizia, seppure poco dopo il suo rientro ha subito un nuovo stop in attesa che il Ministro Orlando fornisca i chiarimenti sull'impatto effettivamente avuto dallo svuota carceri 2014. Il Guardasigilli ha commentato positivamente la notizia della ripresa dei lavori: "il Parlamento ha fatto un lavoro importante sul sovraffollamento carcerario, in un clima generale drogato dalla propaganda della paura che ha condizionato l'opinione pubblica". E voi siete d'accordo con queste ultime affermazioni? Fateci sapere la vostra opinione con un commento; se invece desiderate restare aggiornati potete utilizzare il tasto segui in alto.