Resta alta l'attenzione sul tema dell'amnistia e dell'indulto, una misura di clemenza che sarebbe non solo auspicata dal Presidente Giorgio Napolitano, ma anche chiesta da una larga parte della società civile e delle associazioni di volontariato che conoscono bene la situazione dell'ambiente carcerario. Purtroppo il problema del sovraffollamento non sembra andare verso una reale soluzione, anche perché da quanto si è potuto leggere sui giornali locali il recente provvedimento svuota carceri 2014 ha impattato solo lievemente sulla sovrappopolazione carceraria.

Ricordiamo che la misura permette la conversione della detenzione in pene alternative e attività lavorative, ma solo per coloro che hanno commesso reati minori. Un requisito decisamente limitante per i numeri dell'attuale sistema penitenziario italiano, che sconta (secondo dati del Ministero della Giustizia elaborati dal Partito Radicale) una media nazionale del sovraffollamento attestata al 119%, mentre in alcune carceri si può arrivare a superare addirittura il 200%.

Nuove violenze in carcere, poliziotto aggredito nel carcere di Civitavecchia

La situazione appena descritta non può che avere delle consegue ben note ai lavoratori pubblici che si devono occupare di gestire le strutture carcerarie e di mantenere l'ordine.

È infatti di ieri la notizia che presso il carcere di Civitavecchia, nella Regione Lazio, un agente penitenziario è stato aggredito da un detenuto georgiano. Ecco le parole al riguardo di Donato Capece, Segretario del Sappe: "quella di oggi a Civitavecchia è stata un'aggressione tanto improvvisa quanto vile. Ed è tanto più grave che chi si è reso responsabile di tale atto violento sia stato responsabile, non meno di ventiquattro ore fa, di un'altra grave aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria, sempre nel carcere di Civitavecchia.

È evidente che ci sono precise responsabilità di chi gestisce l'Istituto a titolo temporaneo. Ci vuole un'immediata ispezione dell'Amministrazione penitenziaria, che accerti cosa è successo e perché. Cosa si aspetta a dare un direttore titolare alla Casa Circondariale?".

Torna in auge il tormentone della discussione in Senato: ma i fatti sembrano lontani dal realizzarsi

Nel frattempo prende forma in questi giorni un nuovo colpo di scena al Senato della Repubblica, dove la Commissione Giustizia ha ripreso a trattare i quattro ddl per la concessione di un atto di clemenza; un'ipotesi che resta perlopiù di scuola per i legislatori, come ha più volte ribadito lo stesso Ministro della Giustizia Andrea Orlando: "se non vogliamo che sia la fiera dell'ipocrisia dobbiamo dire che è un tema elettoralmente indigeribile".

Eppure proprio il Governo Renzi è stato definito da Ciro Falanga un interlocutore ambiguo, visto che ha più volte indicato i provvedimenti presi all'interno dello svuota carceri come l'unica via percorribile dal punto di vista politico. A questo punto tutti gli attori coinvolti sono in attesa che il Guardasigilli fornisca i dati sull'impatto che ha avuto lo svuota carceri 2014, per verificare se effettivamente un suo ampliamento è percorribile o al contrario, se sarebbe meglio ipotizzare (come chiesto da diverse parti) un provvedimento di clemenza ben più ampio. E voi cosa pensate al riguardo? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate rimanere aggiornati, vi invitiamo a cliccare il tasto "segui" in alto a destra.