Dal primo novembre si cambia nella gestione dell'immigrazione via mare. Ci sarà uno schieramento aeronavale a 30 miglia dalle coste italiane invece dei due ora esistenti, ovvero quello davanti alle coste nordafricane e quello a difesa del confine di Schengen. A rimetterci saranno tutti i migranti che non potranno più essere salvati lontano dalle nostre coste. E nello scorso anno sono stati circa 100mila. Si prevede aumenteranno i morti in quanto, come dice Alfano, in un anno "sono stati salvati 100mila migranti, dei quali oltre 9mila minori non accompagnati, e ci sono state 3mila vittime".

Eppure si vuole cambiare. Lo dice Gil Arias Fernandez, direttore di Frontex, (che ricordiamo essere l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione Europea) confermando l'impiego di due navi d'altura, due di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei ed un elicottero, accompagnati da quasi tre milioni di euro al mese per novembre e dicembre. Seguirà un ulteriore finanziamento, più corposo, di 92 milioni di euro per l'anno prossimo. Saranno in teoria 26 stati a partecipare, anche se, in pratica oltre ad Italia e Francia dovrebbero prendersi la responsabilità di controllare le proprie coste Portogallo, Islanda, Finlandia, Malta, Lettonia e Spagna.

Come se fosse un'accusa, si dice che "Mare Nostrum" abbia fatto aumentare il numero degli sbarchi irregolari del 292%, ma un po' in tutta Europa è aumentato il numero delle persone che cercano un posto sicuro, sfuggendo dai conflitti che in Asia ed Africa stanno mietendo centinaia di migliaia di vittime. Stiamo quindi andando verso un periodo in cui probabilmente i migranti aumenteranno, ma avranno una minore speranza di sopravvivenza, a causa delle organizzazioni criminali senza scrupoli che finora li hanno abbandonati in mare aperto, certi di un aiuto da parte degli italiani.

Tra la Libia, da dove partono le barche, e le 30 miglia da Lampedusa c'è una zona di circa 200 miglia che, possiamo immaginare, diventerà un vero e proprio cimitero marino. L'Alto Commissariato per i Rifugiati afferma a chiare lettere che la chiusura di Mare Nostrum senza che venga sostituita da una operazione analoga portata avanti da tutti i Paesi europei, metterà in pericolo la vita di tutti coloro che si metteranno in mare con il sogno di un futuro.

Possiamo sperare forse che verranno messe in pratica alternative legali per salvare tante vite umane togliendole ai traffici di traghettatori senza scrupoli? Da come stanno andando le cose, rimarrà solo una vana speranza, e temiamo che "Triton" peggiorerà le cose.