Matteo Renzi ha chiuso la manifestazione della Leopolda 2014, con un discorso accolto dai presenti con molti applausi. Il tema principale è stato senza dubbio il Jobs Act, che ha spinto anche molti italiani a scendere in Piazza a Roma il 25 ottobre per esprimere il proprio dissenso. Ponendosi in una posizione di attacco nei confronti degli esponenti del PD contrari alla Riforma del Lavoro, il Premier, attraverso metafore che hanno preso spunto dalla tecnologia più moderna, ha dichiarato che il tanto discusso articolo 18, non può essere l'unica battaglia del Partito Democratico.

Il tema centrale del discorso: Jobs Act

Attraverso il suo discorso Renzi ha voluto mettere in primo piano la necessità di cambiare modo di approcciarsi al lavoro da parte degli italiani: non esiste più il posto fisso inteso alla vecchia maniera, ma è attraverso il contratto a tutele crescenti proposto nel Jobs Act che si può garantire maggiore tutela a tutte le tipologia di lavoratori: dall'operaio alla mamma-lavoratrice, passando per gli artigiani e i commercianti con Partita Iva.

Riferimenti agli assenti dalla manifestazione fiorentina

Il Premier non ha poi tralasciato un riferimento a quella minoranza del PD, che non solo ha criticato la Riforma del Lavoro, ma in generale l'operato del Governo, trovandosi nelle stesse ore in cui si svolgeva la Leopolda, a Roma a manifestare al fianco del segretario della Cgil Susanna Camusso.

Il discorso, durato poco meno di un'ora, ha toccato i temi caldi della politica italiana, facendo riferimento anche alla Riforma Elettorale. Ma il momento di maggiore successo è stato registrato quando il Premier ha affermato che la sinistra non deve restare legata al passato e lasciarsi prendere dalla nostalgia, ma deve pensare al futuro.

In netta contrapposizione con le idee portate in Piazza sabato scorso, Renzi si è rivolto al pubblico presente a Firenze con toni molto caldi, confermando anche a fine discorso quello è stato lo slogan dell'intera kermesse fiorentina, "Il futuro è solo l'inizio".