Trentasei miliardi di euro. A tanto ammonta l'importo della Legge di Stabilità presentata ieri dal Premier Renzi che ha sintetizzato tutti i numeri della manovra: uno sforzo che richiederà, tra le altre misure, ben 15 miliardi di tagli alla spesa pubblica e 11 miliardi di maggior deficit, ma che conferma il bonus degli 80 euro mensili per i lavoratori dipendenti, il taglio dell'Irap, l'introduzione dei contratti a tutele crescenti, il forfait del 15% alle partite Iva e la stabilizzazione dei circa 149 mila docenti precari della Scuola.

Legge di Stabilità: assunzione 149 mila docenti, bonus 80 euro e Partite Iva con tassa a forfait

Proprio su quest'ultima misura si attendevano conferme derivanti dal fatto che questa grossa fetta di precariato potesse finalmente trovare la sua collocazione a tempo indeterminato.

I soldi per stabilizzare gli aspiranti insegnanti sono inseriti nelle slide presentate dal Premier: mezzo miliardo di euro, non 1 miliardo come si era detto fino ad ora, ma Renzi si è affrettato a precisare che 500 milioni è la cifra netta, 1 miliardo è il lordo.

La stessa Scuola, però, dovrà dare molto in cambio in termini di spending review: è ormai risaputo, ad esempio, che dalla riforma della maturità già a partire dall'anno 2015 dovranno essere risparmiati 140 milioni frutto della riforma delle commissioni di esami che saranno composte da soli membri interni, con il solo presidente esterno.

Trova conferma anche il bonus degli 80 euro mensili in busta paga per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra gli 8 e i 26 mila euro, con qualche novità: accantonata l'ipotesi del credito d'imposta, è stata rilanciata la misura della detrazione sull'Irpef.

Ciò significa che sarà una misura strutturale e permanente che, tra l'altro, comporterà un abbassamento complessivo dell'impegno del Governo da 10 a 9,5 miliardi di euro. Probabilmente, i 500 milioni di differenza verranno utilizzati per aumentare gli sgravi alle famiglie con figli fino a 3 anni di età.

Infine si è pensato anche ai possessori di Partite Iva per i quali si va verso l'allargamento del meccanismo della tassa a forfait: attualmente le limitazioni all'applicazione per tutti riguardano sia il reddito (fino a 30 mila euro annui) che l'età (fino ai 35 anni). Tali soglie dovrebbero essere rimosse, con una tassa a forfait, omnicomprensiva, fissata al 15%.