Il governo si appresta a varare un disegno di legge per regolamentare i matrimoni gay. Dopo il polverone suscitato dalla circolare emanata nei giorni scorsi dal ministro Alfano per ordinare ai Prefetti di sospendere la registrazione dei matrimoni tra omosessuali contratti all'estero, il premier Matteo Renzi avrebbe deciso di accelerare un percorso partito dalla Leopolda 2012, come ricordato dal sottosegretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto.

L'ipotesi allo studio del governo

L'idea, che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni, è ispirata al modello delle unioni civili in vigore in Germania dal 2011 che prevede, dal punto di vista giuridico, una sostanziale uniformità con il matrimonio, in particolare:

  • Reversibilità della pensione;
  • Diritto di successione;
  • Possibilità di assistenza negli ospedali e nelle carceri;
  • Possibilità di partecipare ai bandi per le case popolari e ai sussidi economici in generale;

Unica eccezione, la possibilità di adozione, che potrà essere riconosciuta solo nel caso di figli biologici di uno dei componenti della coppia gay o lesbica.

Le reazioni delle Chiesa e della politica

"I vescovi si mettano l'anima in pace", avrebbe fatto sapere il Presidente del Consiglio, che ha preannunciato al Vaticano l'intenzione di riconoscere le coppie omosessuali nel corso di un pranzo con il segretario del Sinodo Lorenzo Baldisseri e il presidente della Cei Angelo Bagnasco. Sull'onda delle aperture di Papa Francesco, quella delle adozioni sarebbe stata l'unica perplessità sollevata dai vescovi, come emerso anche nella discussione in corso all'assemblea del Sinodo tuttora in corso. Per questo motivo, i paletti posti in tal senso nel testo in via di definizione suonano come un cedimento alla volontà della Chiesa.

Sul fronte interno, Renzi dovrà guardarsi dall'ostacolo del Nuovo Centro Destra di Alfano, che il premier conta di aver ammansito destinando fondi della legge di Stabilità agli sgravi fiscali per le famiglie numerose.

In caso di defezioni della compagine di governo, i voti mancanti dovrebbero comunque essere compensati dalla disponibilità di SEL e di Berlusconi, convinto dalla compagna Francesca Pascale a recedere dalle sue vecchie convinzioni.

L'esclusione delle coppie eterosessuali

Se da un lato si plaude alla volontà di Renzi di modernizzare il Paese anche dal punto di vista dei diritti civili, anche dopo la recente semplificazione dei divorzi, dall'altro si fa rimarcare che dal testo in via di definizione mancherebbe ogni riferimento alle unioni civili delle coppie eterosessuali, che sono anche le più numerose.

Da più parti si ipotizza essere, questo, un altro cedimento nei confronti delle posizioni della Chiesa, facendo notare che il riconoscimento delle unioni civili solo per le coppie gay potrebbe configurare un'ipotesi di incostituzionalità a causa dell'esclusione dai benefici delle coppie eterosessuali conviventi.