Il presidente del Senato Pietro Grazzo ha espulso dall'Aula il capogruppo del M5S Vito Petrocelli, colpevole di aver mostrato un foglio bianco, ad evidenziare che il Governo Renzi con la fiducia sul Jobs Act sta chiedendo ai senatori di firmare una delega in bianco.

Vito Petrocelli ha dichiarato: "Sono stato espulso per aver mostrato in Aula un foglio bianco - protesta l'esponente 5 Stelle -. Il foglio rappresenta la delega in bianco che il governo vuole farci firmare con la fiducia sul Jobs Act. Per la prima volta un capogruppo viene espulso dal Senato per aver mostrato un cartello perfettamente bianco, rasentiamo l'assurdo.

Sono stato espulso per aver mostrato in Aula un foglio bianco - protesta l'esponente 5 Stelle -. Il foglio rappresenta la delega in bianco che il governo vuole farci firmare con la fiducia sul Jobs Act. Per la prima volta un capogruppo viene espulso dal Senato per aver mostrato un cartello perfettamente bianco, rasentiamo l'assurdo".

A seguito della richiesta, gli altri senatori pentastellati hanno fatto scudo al loro capogruppo, che si è rifiutato di lasciare l'Aula. Al momento la seduta è stata sospesa e riprenderà soltanto alle 16:00.

La causa della protesta

Il governo sta chiedendo la fiducia su un testo che recita: "razionalizzare e semplificare le procedure, anche mediante abrogazione di norme, connesse con la costituzione e con la gestione dei rapporti di lavoro".

Non si fa esplicitamente riferimento all' Articolo 18, ma nemmeno lo si esclude. I senatori del M5S hanno paura che la fiducia significhi accettare qualsiasi proposta arrivi dal Governo Renzi, peraltro su un testo che ancora non hanno potuto esaminare.

Il Maxi-Emendamento

Il testo del maxi-emendamento sulla questione lavoro è ancora in via di definizione ma tra i capisaldi della riforma ci sarebbero sgravi per i contratti a tempo indeterminato che risulterebbero più vantaggiosi per i datori di lavoro in termini di oneri sia diretti che indiretti.

In caso di riorganizzazione aziendale sarebbe poi possibile il demansionamento del dipendente, seppure rispettando alcuni vincoli. Restano aperte le questioni legate al licenziamento per giusta causa o per cause economiche, oltre ai vari indennizzi ipotizzati da Renzi.