Mentre prosegue l'emergenza carceraria, si dividono le opinioni tra quelle che dovrebbero essere le soluzioni utili a porre definitivamente fine al problema. Il punto di partenza, però, resta sempre lo stesso: la degenerazione del sistema della giustizia, che nella propria fase attuale sembra faticare tanto a mantenere l'ordine all'interno dei penitenziari quanto a garantire una vita serena e tranquilla ai cittadini. A mettere in evidenza questa conclusione due recenti fatti di cronaca: il crescere dell'emergenza sanitaria negli istituti di sicurezza e la richiesta di Zaia per la costruzione di nuovi istituti penitenziari.

Emergenza sanitaria: polizia penitenziaria rilancia allarme sulle condizioni igieniche e di salute tra le celle

Risale appena alla scorsa settimana l'appello (che vi abbiamo riportato con dovizia di particolari in un nostro precedente articolo) riguardante l'emergenza sanitaria attualmente in corso nelle carceri italiane. Da quanto affermato, sembrerebbe che siano presenti livelli anomali di diffusione per diverse tipologie di malattie, dall'epatite all'Aids, fino alla tubercolosi. L'allarme sarebbe partito inizialmente dalla società italiana di medicina penitenziaria, ma per ovvie ragioni sarebbe stato ripreso anche da diversi siti dei lavoratori pubblici che si trovano ad operare in simili condizioni.

Resta evidente la loro preoccupazione, tanto più che la questione si aggiunge alle tensioni già presenti, dovute al sovraffollamento carcerario e all'utilizzo improprio che spesso si fa delle strutture attualmente disponibili.

Il Governatore del Veneto Luca Zaia: "nessun indulto, ma nuove carceri".

Sempre restando sul problema del sovraffollamento carcerario, sono destinate a far discutere le parole pronunciate recentemente dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha manifestato la propria contrarietà contro qualsiasi atto di clemenza relativo a provvedimenti di amnistia o indulto nel 2014 / 2015.

Il Governatore prende spunto da un recente fatto di cronaca, ovvero il tentato rapimento di un bambino a Treviso, per spiegare la propria posizione: "è angosciante che siamo arrivati a livelli che conoscevamo solo attraverso i film [...] le forze dell'ordine fanno il proprio dovere, ma Parlamento e Governo pensano soltanto a nuovi indulti, non a costruire più carceri, magari rivitalizzando qualche isola abbandonata della laguna di Venezia".

E voi, cosa pensate in merito a queste dichiarazioni spontanee del Presidente del Veneto? Vi trovate in accordo con quanto affermato, oppure ritenete più funzionale e immediato un atto di clemenza generalizzato? Come sempre, restiamo a disposizione con i commenti; fateci sapere cosa ne pensate. Se invece volete ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti su amnistia e indulto, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile sotto al titolo dell'articolo.