Alla fine si sono mosse le più alte cariche dello Stato, sottolineando la propria solidarietà verso la famiglia della vittima Stefano Cucchi. Dopo le affermazioni strazianti di Ilaria Cucchi (la sorella del ragazzo deceduto durante la detenzione in carcere), che aveva dichiarato Stefano "morto di ingiustizia, di una giustizia che non è giusta", è arrivata nella parte finale della scorsa settimana la risposta delle istituzioni. D'altra parte, il ribaltamento avuto con la sentenza di secondo grado ha di fatto rimescolato le carte in tavola, togliendo alla vicenda quelle poche certezze che in precedenza avevano dato qualche consolazione alla famiglia Cucchi, la durante il colloquio con il Procuratore Pignatone quale ha nuovamente dichiarato lo scorso venerdì di non voler cercare "un colpevole ad ogni costo".

L'appello di Pietro Grasso, Presidente del Senato: chi sa, parli. Ci sarà un seguito durante questa settimana?

Come dicevamo, nella scorsa settimana è intervenuto sulla vicenda il Presidente del Senato Pietro Grasso, spiegando di non tollerare il clima di impunità che si è venuto a creare. Secondo Grasso, c'è sicuramente qualcuno che ha delle informazioni sul caso e che non le sta rivelando, per paura delle conseguenze. In riferimento a ciò, il Presidente del Senato afferma: "si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, lo Stato non può tollerare che una violenza di questo tipo resti impunita". Durante un'intervista al programma Ballarò, è intervenuto anche il Premier Matteo Renzi, spiegando di essere molto addolorato per la vicenda e di ritenere le istituzioni responsabili per quanto accaduto al giovane Stefano.

Essendo tra le massime cariche dello Stato, il Presidente del Consiglio spiega di non potersi esprimere sul potere giudiziario, ma ritiene che la giustizia possa ancora fare il suo corso, anche perché il caso non è stato ancora chiuso definitivamente.

Amnistia e indulto 2014: provvedimento lontano, ma l'emergenza carceraria prosegue a mietere vittime

Situazioni estreme come quella vissuta dal povero Cucchi sono purtroppo la conseguenza di un sistema che avrebbe bisogno di essere riformato profondamente, a partire dall'atteggiamento adottato dalla politica, dal perseguimento del populismo penale e della penalizzazione di molte condotte che potrebbero invece risolversi in provvedimenti alternativi alla carcerazione.

È quanto è stato espresso recentemente perfino da Papa Francesco. Anche il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha ben chiaro il problema ed ha cercato di offrire una soluzione pratica attraverso lo svuota carceri 2014, con il quale ha proposto l'attività lavorativa come alternativa alla carcerazione per chi ha commesso reati minori.

Purtroppo amnistia e indulto restano prerogativa del Parlamento e il Guardasigilli ha già specificato come un atto di clemenza generalizzato al momento resti una semplice ipotesi. E voi, cosa pensate al riguardo delle recenti dichiarazioni di Grasso e Renzi? Come sempre, restiamo in attesa di conoscere la vostra opinione con un commento all'articolo. Se invece desiderate restare aggiornati, potete cliccare sul tasto "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.