Tornano ad accendersi i riflettori sul delicato tema dell'amnistia e dell'indulto 2014. Tra le novità degli ultimi giorni spicca la nuova iniziativa del Partito Radicale, che sulla questione del sovraffollamento carcerario ha dimostrato una volontà instancabile. D'altra parte, dopo il recente XIII Congresso tenutosi a fine ottobre, era chiaro che sarebbero state intraprese iniziative molto forti, anche perché si certificava ancora una volta "la sostanziale esclusione degli esponenti e delle attività dei Radicali dai mezzi di comunicazione di massa".

Fatto sta che per ottenere un atto di clemenza si è deciso di scrivere direttamente al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, producendo un vero e proprio rapporto di denuncia sulla reale inefficacia delle misure fin qui intraprese.

Il rapporto inviato all'Europa e i dubbi sullo svuota carceri 2014

Come abbiamo anticipato, il rapporto inviato dai Radicali al Consiglio d'Europa sottolineerebbe, in particolare, l'inefficacia delle misure adottate fin qui con lo svuota carceri 2014: si tratta di un provvedimento che prevedeva pene alternative alla carcerazione e rimedi risarcitori per coloro che hanno subito un'ingiusta detenzione. Il problema, secondo quanto più volte esposto dai radicali italiani, è che tali misure abbiano peccato d'inefficacia, dimostrandosi di fatto non sufficienti ad arginare la grave emergenza carceraria in corso.

L'alternativa alla carcerazione prevede infatti che i detenuti possano accedere alle attività lavorative extra - carceraria grazie a delle specifiche convenzioni stipulate con le singole Regioni Italiane. Purtroppo tale opzione è disponibile solo per coloro che hanno commesso reati minori, vanificandone di fatto l'applicazione su larga scala.

I rimedi risarcitori, invece, si starebbero scontrando contro i pareri negativi di molti giudici, oltre che con la burocrazia da affrontare anche solo per poter farne richiesta.

Carceri: prosegue emergenza sanitaria. Penitenziari italiani colpiti da infezioni, epatite e TBC

Nel frattempo all'interno delle carceri si continua a soffrire uno stato di disagio.

Tra i maggiori problemi imputabili al sovraffollamento, vi sarebbero quelli relativi alle condizioni sanitarie. Secondo quanto affermato dai Medici iscritti alla Società italiana di Medicina Penitenziaria, tra le celle sarebbero presenti Aids, HCV, epatite e TBC. La prima avrebbe una diffusione molto importante: gli esperti stimano infatti in un terzo i malati di HIV reclusi all'interno dei penitenziari, mentre il 50% della popolazione carceraria sarebbe a rischio di epatite B. Purtroppo al problema del sovraffollamento carcerario si associa spesso quello dell'abbandono terapeutico o della carenza di cure, dovute al fatto che le risorse e il personale utili ad un effettivo monitoraggio e all'assistenza sanitaria risulterebbero insufficienti.

Proseguono discussioni in Parlamento, ma amnistia e indulto sembrano ancora lontane

Stante la situazione, sembra restare ancora tutto fermo dal punto di vista della politica. A partire dalla giornata di oggi fino al prossimo giovedì si riunirà nuovamente la Commissione Giustizia in Senato, per discutere i quattro ddl unificati pensati per offrire amnistia e indulto. Resta infatti ancora tutto fermo in attesa dei dati reali sullo svuota carceri in arrivo dal Ministero della Giustizia. E voi, cosa pensate al riguardo delle notizie più recenti? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo. Se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il tasto "segui" disponibile in alto, sotto al titolo.