No a nuove leggi per la concessione di amnistia e indulto, sì alla costruzione di nuove carceri. E' questa in sintesi la posizione della Lega Nord di Matteo Salvini sul drammatico problema del sovraffollamento carceri contro il quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Papa Francesco e l'Onu chiedono l'approvazione di "misure straordinarie di clemenza", ovvero indulto e amnistia 2014. A ribadire la contrarietà della Lega Nord a indulto e amnistia è stato oggi il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo dopo il furto di un'auto, vicino a Treviso, al cui all'interno un bimbo poi riconsegnato dai ladri alle forze dell'ordine.

Sovraffollamento carcerario, Zaia (Lega Nord): no a leggi di amnistia e indulto, sì alla costruzione di nuove carceri

"Nessun indulto, ma nuove carceri, magari anche in un'isola della laguna di Venezia", ha dichiarato oggi il governatore veneto Luca Zaia, tra i più autorevoli esponenti della Lega Nord. "E' angosciante pensare che siamo arrivati a dei livelli che conoscevamo solo attraverso i film - ha proseguito il presidente della Regione Veneto -. Fatti come questi significano - ha aggiunto l'esponente leghista commentando il furto di un'auto con all'interno un bambino vicino a Treviso - che non c'è più un governo della sicurezza. Le forze dell'ordine fanno il loro dovere, ma in Parlamento e al Governo - ha sottolineato Luca Zaia ribadendo la contrarietà della Lega a indulto e amnistia così come al decreto svuota carceri - si pensa soltanto a nuovi indulti, non a costruire più carceri, magari - ha proposto ha proposto il governatore veneto - anche rivitalizzando qualche isola abbandonata della laguna di Venezia".

Carceri e diritti umani, l'oncologo Umberto Veronesi: andrei in piazza per abolire ergastolo

E sempre in tema di carceri si registra l'intervento l'oncologo di fama internazionale ed ex senatore Umberto Veronesi le cui posizioni sono diametralmente opposte a quelle della Lega Nord e invece molto simili con quelle di Papa Francesco che nei giorni scorsi con il suo autorevole intervento ha riportato in primo piano il rispetto dei diritti umani dei detenuti.

"Nel 1948 - ha detto Umberto Veronesi, aprendo ieri la sesta conferenza mondiale 'Science for Peace' all'Università Bocconi di Milano - ero nelle piazze contro la pena di morte, oggi - ha sottolineato l'oncologo ed ex senatore - andrei in piazza per l'abolizione dell'ergastolo. Anche l'ergastolo, come la guerra, la fame, il razzismo o la pena di morte, è - secondo Umberto Veronesi - una forma di violenza.

La Costituzione italiana - ha sottolineato lo scienziato di fama internazionale - ci impone di rieducare le persone che sbagliano, non di lasciarle morire lentamente in una gabbia". Contro l'ergastolo (fine pena mai) "spero che si faccia un altro referendum, come quello proposto qualche anno fa dal Partito Radicale, che purtroppo - ha ricordato Veronesi che però non ha fatto nessun cenno su indulto e amnistia - non ha avuto successo".

Nel frattempo, mentre prosegue il dibattito politico, culturale, sociale e scientifico sulle misure necessarie contro il sovraffollamento carceri e per i diritti umani dei detenuti, continua l'esame congiunto delle proposte di legge per la concessione di amnistia e indulto 2014 in commissione Giustizia al Senato della Repubblica.

In commissione Giustizia a Palazzo Madama, presieduta dal senatore Francesco Nitto Palma, è atteso un nuovo confronto politico e tecnico con il guardasigilli Andrea Orlando prima della presentazione di un possibile testo unificato per indulto e amnistia.