La rete ha votato: i deputati Massimo Artini e Paola Pinna sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle con il 70% dei voti. La procedura per l'espulsione dei due esponenti grillini era stata avviata ieri sera sul blog di Beppe Grillo motivandola con la "violazione, da troppo tempo, del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio", come previsto dallo statuto del Movimento.

IL REFERENDUM IN RETE

Così, da stamattina e fino alle 19, gli iscritti certificati sono stati chiamati a rispondere ad una semplice domanda: "Sei d'accordo che Pinna e Artini NON possano rimanere nel Movimento 5 Stelle?

Vota ora!". Alla domanda hanno risposto 27.818 votanti, decretando con la maggioranza del 69,8% l'espulsione dei due deputati. La vicenda sta provocando un vero e proprio rivolta all'interno del Movimento, anche perché Pinna e Artini hanno contestato l'accusa di non avere restituito parte del loro stipendio di parlamentari, nonostante i solleciti. In particolare, Paola Pinna ha pubblicato su Facebook le ricevute dei versamenti effettuati a favore della Caritas e del Fondo per le Piccole e Medie Aziende.

IL DISAGIO NEL MOVIMENTO 5 STELLE

Già nei giorni scorsi il Movimento di Beppe Grillo era stato scosso dalle polemiche conseguenti al flop elettorale alle regionali dell'Emilia Romagna, cui erano seguite critiche nei confronti della gestione personalistica da parte del leader.

Il fatto che le principali critiche fossero pervenute proprio dai neo espulsi Artini e Pinna, porta a sospettare che la mancata restituzione di parte della retribuzione, tra l'altro smentita, possa essere stato il pretesto per un regolamento di conti interno. Sulla vicenda si registra anche la presa di posizione del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, da tempo voce critica del Movimento che si augura "che qualcuno riprenda lucidità e si fermi in tempo".

Una voce che non è rimasta isolata tra i deputati pentastellati, dal momento che pare che almeno cinque parlamentari abbiano minacciato l'uscita dal gruppo in caso di espulsione dei due colleghi. Ora che l'espulsione è stata decretata a larga maggioranza dal web, si attendono ulteriori sviluppi che potrebbero preludere ad un vero e proprio terremoto all'interno del Movimento. Seguendo lo stesso criterio adottato per la cacciata di Pinna e Artini, pare infatti che altri 15 deputati non siano in regola con i versamenti e, quindi, potrebbero seguirne la sorte.