Oggi 30 novembre 2014, ci ritroviamo ad analizzare l'esito dei sondaggi elettorali elaborati durante l'ultima settimana, prendendo in considerazione gli 8 partiti politici che hanno ottenuto il maggior consenso secondo le intenzioni di voto: per evitare di perderci in mille numeri, riporteremo la media dei Sondaggi politici elettorali e successivamente le considerazioni finali.

Media sondaggi elettorali al 30 novembre 2014: Lega a -2,72% da Forza Italia

Non si può non sottolineare la rimonta della Lega Nord all'11,16% su Forza Italia al 13,88%.

Basta pensare che alle elezioni europee 2014 dove ci fu il primo segnale evidente della crescita del partito di Salvini e della contemporanea caduta del partito di Berlusconi, la differenza voti era quasi dell'11%.

Negli ultimi tempi la spaccatura interna a Forza Italia, con Raffaele Fitto primo contestatore della politica accomodante dell'ex Premier di Centrodestra nei confronti del Governo e di Renzi, (con il Patto del Nazareno) sta slegando anche il suo elettorato che in parte si è spostato verso il PD e in parte verso la Lega, probabilmente c'è anche in una fetta di astensionismo, più difficile che i consensi siano andati verso il Movimento 5 Stelle o al Nuovo Centrodestra.

Viceversa politica convinta e lineare della Lega Nord che prosegue la sua lotta contro l'Euro e l'Unione Europea, contro l'immigrazione clandestina, e un'attenzione ai problemi della piccola imprenditoria e a coloro che sono stati colpiti dalle alluvioni.

Pare che il suo nuovo elettorato possa venire anche dagli elettori del M5S che hanno trovato un nuovo fronte anti sistema.

Media sondaggi elettorali al 30 novembre 2014: PD e M5S sotto le soglie del 40% e del 20%

Il PD fa registrare una media consensi del 38,48%, ricordiamo per correttezza che ci si basa sugli ultimi 5 sondaggi elettorali (Piepoli, Swg, Ixè, Datamedia, Emg), mentre il M5S è al 18,7%.

Entrambe le forze politiche, perdono quasi il 3% rispetto al risultato delle Elezioni europee 2014. Nel caso del Partito Democratico, il calo c'è stato nell'ultimo mese, accompagnato anche da un crollo della fiducia in Matteo Renzi, i due dati vanno di pari passo, o quasi. Una parte (ancora piccola comunque) dell'elettorato PD, è deluso dalle fratture interne dovute alla nota minoranza e alle continue battaglie del Presidente del Consiglio contro i sindacati, in poche parole non si riconosce più in questa nuova sinistra (mezza destra). 

D'altro canto, il M5S perde a causa dell'immobilismo mostrato da Grillo dopo la sconfitta delle europee, e che quando interviene sembra farlo senza concretezza.

Non di meno vi è il peso delle espulsioni, e in questi giorni vedremo cosa succederà con la nomina del Direttorio dopo il passo indietro dell'ex comico. Tutto sommato però, per un movimento in crisi, restare attorno al 19% significa che c'è ancora il tempo di recuperare con un cambiamento di rotta, d'altronde la protesta contro i partiti classici è ancora forte.

Media sondaggi elettorali al 30 novembre 2014: NCD, SEL, FDI-AN e UDC sotto la soglia di sbarramento

Non c'è molto da dire sui partiti politici minori, SEL al 3,48%, FDI-AN al 3,26%. Discorso a parte per NCD e UDC. Qualche istituto sondaggista fornisce un dato unico, la cui media non supera il 3,7%. Presi singolarmente, intorno all'1,5% l'Unione di Centro e non oltre il 2,5% il Nuovo Centrodestra. Un vero smacco e fallimento per il leader Alfano