Nuovo intervento dei Radicali italiani per sollecitare amnistia e indulto 2014. "A quando - scrivono in una nota Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, e Marco Beltrandi, membro della direzione nazionale del partito - la riforma strutturale e liberale della giustizia italiana che non può che partire - secondo gli esponenti radicali - da provvedimenti, anch'essi strutturali, di amnistia e di indulto".

Amnistia e indulto 2014, Rita Bernardini: 'Quando una riforma giustizia strutturale e liberale?'

Leggi di indulto e amnistia 2014 come misure strutturali nel sistema giustizia e non più intesi come provvedimenti straordinari di clemenza così come prevede la Costituzione italiana di cui si è fatto interprete in questi mesi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sollecitando con il messaggio alle Camere dell'8 ottobre 2013 e con diversi interventi per sollecitarne l'approvazione.

"Provvedimenti di amnistia e indulto che le massime autorità, italiane e non, sempre più ritengono indispensabili? O dovremo attendere - si legge nel comunicato congiunto di Rita Bernardini e Marco Beltrandi - e altre sentenze delle corti internazionali, ignorando ancora - proseguono i due esponenti radicali - anche l'allarme lanciato ieri dalle pagine del Corriere della Sera dal Vicepresidente della BEI sull'efficienza della giustizia quale prima riforma per fare ripartire l'economia in Italia?".

Romania, Basescu: 'Senza amnistia e indulto saremmo nello spazio Schengen'

Dibattito su indulto e amnistia 2014-2015 non solo in Italia. "Se la legge su amnistia e indulto fosse stata respinta prima, la Romania sarebbe entrata nello spazio Schengen".

Lo ha affermato il presidente romeno Traian Basescu in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano di Bucarest "Adevarul".

Indulto e amnistia, ultime notizie dalle carceri di Isernia, Siracusa e Fossombrone

E mentre in commissione Giustizia al Senato continua il confronto sui ddl per indulto e amnistia 2014, ecco le ultime notizie che arrivano dalle carceri.

Cambia l'accusa per i due detenuti del carcere di Isernia indagati per la morte di un loro compagno di cella, deceduto alcuni giorni dopo una aggressione in carcere. La procura ora procede per omicidio e non più per lesioni. L'autopsia ha dato una svolta alle indagini: le ferite trovate sul corpo del romano Fabio De Luca, 45 anni, non sono compatibili con l'ipotesi della caduta accidentale, ma avvalorano l'ipotesi di una aggressione subita.

Maxirissa nel carcere di Siracusa, coinvolti circa cento detenuti. Lo ha reso noto il segretario generale aggiunto del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Nicotra. "La rissa, scatenatasi per motivi ancora sconosciuti - ha aggiunto il sindacalista - ha interessato i detenuti del 'blocco comuni' del primo piano, dove era presenta circa il 50% di detenuti stranieri e il restante 50% di italiani, per lo più di origini catanesi. E' inaccettabile - secondo Nicotra - che l'amministrazione penitenziaria continui a garantire tale situazioni se poi di converso non e' in grado, per l'elevata carenza di organico, di mantenere la sicurezza".

"Non c'è stato nessun secondo suicidio venerdì scorso nel carcere di Fossombrone, dopo quello di un detenuto italiano avvenuto il 4 novembre".

La notizia, diffusa il 18 novembre scorso dal leader del Sappe Donato Capece e ripresa il 19 novembre dal Garante dei diritti dei detenuti Italo Tanoni che sul caso ha mandato una lettera al ministro della Giustizia Andrea Orlando, viene smentita dal Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria delle Marche.