Durante l'omelia della messa mattutina svoltasi a Santa Marta, arriva l'ammonimento di Papa Francesco: "Un giorno una mancia qua, l'altro giorno una tangente là, a poco a poco si arriva alla corruzione". Il pontefice ha parlato del rischio di essere "cristiani mondani", ossia individui che sono attaccati al danaro, in virtù del quale sarebbero disposti a vendere anche la propria anima al diavolo, cristiani di nome, con poche cose di cristiano ma niente di più. Papa Francesco ha invitato i fedeli a non praticare il "terrorismo delle chiacchiere", alla necessità di un esame di coscienza per sottrarsi alla tentazione della "mediocrità dei cristiani", e nello stesso tempo, alla necessità di avere cura del proprio fratello, cercando di risolvere i problemi con il dialogo e non attraverso la pratica di ingiurie che, molto spesso, portano alla fine del rapporto tra due persone: "Se hai qualcosa contro tuo fratello, diglielo in faccia, una volta finirà a pugni, ma meglio questo che il terrorismo delle chiacchiere".

Bergoglio, nell'incontro con i vescovi focolarini, si è concentrato sui crimini che si stanno verificando in diversi Paesi, sulle persecuzioni dei cristiani, e, sul dramma dei profughi causato dalle guerre, temi di estrema importanza che devono far riflettere non solo la Chiesa ma anche tutte le altre Istituzioni, in modo da trovare una possibile soluzione che annienti questo male. L'invito del Papa in questo caso è di "rispondere alla globalizzazione dell'indifferenza con una globalizzazione della solidarietà e della fraternità". Non è la prima volta che questo Papa alza la voce nel parlare, già in passato infatti ha rimproverato gli uomini potenti di non farsi portatori di valori immorali che conducono alla perdita di quei sani principi, più volte rammentati dal pastore romano.

In questa occasione sono state pronunciate parole molto forti che Francesco ha indirizzato non solo ai fedeli, ma anche ai cardinali e ai vescovi che in questo periodo contestano fortemente il suo pontificato.