Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lascerà, con tutta probabilità, il proprio incarico a partire dal prossimo 1 gennaio: alla soglia dei novant'anni, ha confidato di non farcela più a svolgere il proprio ruolo e così, a fine anno, in coincidenza con la fine del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea. In carica fin dal 2006 (doppio mandato), Giorgio Napolitano, dunque, lascerà il proprio posto con il rimpianto di non essere riuscito a portare a termine il percorso delle riforme istituzionali e quello relativo alla legge elettorale.

Naturalmente, da oggi, l'Italia inizierà ad interrogarsi sui nomi più probabili che prenderanno il suo posto al Quirinale e i candidati, in effetti, sono diversi.



Giorgio Napolitano lascia, è già toto-presidente: ecco i candidati, quelli pro e contro Matteo Renzi

Uno dei 'favoriti' potrebbe essere Romano Prodi, che ha dalla sua il fatto di essere stato ex presidente del Consiglio, ex presidente della Commissione dell'Unione Europea ed ex inviato Onu e, dunque, sarebbe un personaggio ideale per quanto riguarda la diplomazia. Prodi, però, proprio per il suo grande peso politico, non sarebbe ben visto da Matteo Renzi. Un altro forte candidato della sinistra potrebbe essere l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni: dopo anni di Presidenti della Repubblica legati alla 'vecchia' politica, Veltroni rappresenterebbe una scelta rinnovatrice.

Un altro candidato 'forte' per il Colle è Mario Draghi ed i motivi sono fin troppo evidenti: l'Italia sta attraversando un momento particolarmente difficile sul piano economico e chi meglio dell'attuale Presidente della Banca Centrale Europea potrebbe aiutare la nazione ad uscire dal fango della crisi? Non tutti però sono d'accordo con questa teoria.

Anche l'ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato è indicato tra i 'papabili' alla prossima poltrona al Quirinale: a proprio vantaggio c'è l'enorme esperienza accumulata in tutti questi anni di carriera politica; lo svantaggio principale, però, è quello di appartenere alla vecchia 'casta' e andrebbe a scontrarsi con le idee innovatrici di Matteo Renzi.

Gli 'outsider', cioè coloro che potrebbero aggiudicarsi a sorpresa il ruolo più ambito d'Italia potrebbero essere l'Onorevole Stefano Rodotà oppure, perchè no, due figure femminili importanti come Anna Finocchiaro, attuale Presidente della Commissione agli Affari Costituzionali al Senato e Roberta Pinotti, attuale ministro della Difesa nel governo Renzi.