Il trend negativo per il Partito Democratico e per Renzi, dando uno sguardo ai dati sulla fiducia e alle intenzioni di voto degli italiani è palese. L'ennesima conferma viene dall'esito dei Sondaggi politici elettorali del 20/11/2014 elaborati da Datamedia Ricerche.

Entriamo nel dettaglio confrontando i dati con quelli resi noti dallo stesso istituto nella settimana precedente.

Sondaggi elettorali Datamedia 20 novembre 2014, le intenzioni di voto: crollano PD e M5S

Il PD con il 38,0% fa registrare un calo dei consensi pari all'1,7%, questo è il trend che trova conferma anche in altri sondaggi politici elettorali.

Non va meglio il M5S che viene indicato al 18,0%, in calo di 1 punto. Stabile invece Forza Italia al 14,0%,mentre la Lega Nord continua la sua corsa al rialzo, raggiungendo il 10,0% e guadagnando lo 0,8%.

Per quanto concerne la situazione dei partiti minori, SEL viene stimato al 4,0% (+0,2%); rimane invariato il consenso per Fratelli d'Italia al 3,5%. Ancorato anche il dato di NCD al 2,5%, mentre l'alleato delle europee UDC, è fermo all'1,2%.

La somma degli altri partiti risulta essere dell'8,8%, in rialzo dell'1,7%.

Veniamo al cosiddetto partito del non voto. In questo caso le variazioni sono davvero minime, nel totale fra indecisi (19,1%), schede bianche o nulle (2,0%) e astenuti al 27,7%, il dato è in aumento dello 0,3%.

Praticamente quasi la metà dell'elettorato non voterebbe o non sa a chi destinare il proprio voto, almeno ad oggi.

Sondaggi politici elettorali Datamedia 20 novembre 2014: la fiducia in Matteo Renzi è in calo

Il Premier sta diventato sempre più impopolare soprattutto per quanto riguarda alcune categorie di lavoratoti, su tutti gli operai.

Incide senza dubbio il suo dissenso sulle manifestazioni di sciopero, ma anche una legge di stabilità che annuncia un taglio alle tasse in una forbice compresa tra i 15 e i 18 miliardi euro, smentita perà da tutti gli economisti, oltre che naturalmente dalle forze politiche in opposizione al Governo.

Le regioni e i Comuni sono in rivolta, Cgil e Uil, ma anche il sindacato Cisl adesso, sono contrari all'operato del governo Renzi e hanno organizzato degli scioperi calendarizzati per il mese di dicembre.

Il risultato è che il dato della fiducia in Renzi è scesa di 1 punto attestandosi al 48,0%, ma 15 giorni fa era al 50% e subito dopo le elezioni europee era molto più alto.

Le intenzioni di voto Datamedia 20/11/2014: perchè solo la Lega Nord è in ascesa

Nei momenti di grandi crisi economica ma soprattutto di dissenso nei confronti di chi governa, è ovvio che saper cavalcare il malcontento significa aumento di consensi. Se l'anno scorso era stato il Movimento 5 Stelle ad approfittarne, adesso che anche il partito di Grillo non convince come allora, ne approfitta la Lega di Salvini che ormai sembra voler andare a prendere voti anche nel Sud Italia.

Lotta all'immigrazione clandestina e solidarietà alle periferie dell città come Roma e Milano dove le tensioni sono alte e in crescendo, unica vera opposizione al governo Renzi, tentativo di appoggiare gli alluvionati, e non di meno l'idea di Europa che danneggia il nostro Paese e la volontà di uscire dall'Euro, sono tra i temi che il leader della Lega porta avanti, riscuotendo un successo abbastanza trasversale.