Eccoci pronti per l'appuntamento settimanale con i Sondaggi politici Euromedia presentati nella puntata di Ballarò del 18 novembre 2014 dove stavolta si sono illustrati i dati sulla fiducia nei leader. Non sono mancati nemmeno i sondaggi elettorali resi noti da Alessandra Ghisleri, sulle intenzioni di voto degli italiani.

Sondaggi politici elettorali Ballarò-Euromedia 18 novembre 2014: fiducia nei leader

Renzi 46,5%, Napolitano 41,2%, Berlusconi 28,7%, Salvini 22,9%, Landini 20,3%, Grillo 20,0%, Meloni 14,4%, Alfano 13,8%.

Da notare come il consenso del segretario generale della Fiom sia al pari di quello di Grillo, e come metta alle sue spalle i leader di NCD e FDI-AN.

Stabili o quasi le variazioni percentuali per tutti, eccezion fatta per Renzi che scende e Salvini che sale.

Eppure se mettiamo questi dati a confronto con un altro sondaggio riguardante la fiducia nei leader, potrete vedere delle differenze abissali.

Sondaggi politici elettorali Ballarò Euromedia del 18/11/2014, intenzioni di voto

Continua il calo di consensi del PD che con il 37,5%, perde lo 0,6%. Scende anche il M5S dello 0,3% e si attesta al 19,5%. Cresce invece il partito Forza Italia dello 0,7% e raggiunge il 16,1%. Trend ancora in rialzo per la Lega Nord che sale al 9,8%.

Cosa si deduce dalle suddette intenzioni di voto elettorali con riferimento ai partiti maggiori? Innanzitutto in un quadro più generale, che la Lega di Salvini sta assorbendo in consensi il malcontento degli italiani affrontando il problema immigrazione, le tasse inique, l'annuncite del Governo Renzi che non corrisponde ai fatti e non di meno cavalcando l'euroscetticismo.

Il Movimento 5 Stelle sta pagando le aspettative deluse di una parte dei suoi elettori, non aiutano le incongruenze fra quello che sostengono i parlamentari pentastellati e quello che urla il suo leader, Beppe Grillo, per non parlare della questione espulsioni. Nonostante ciò il consenso rimane comunque alto, stare all'opposizione di un Governo che non soddisfa, premia, in linea generale.

Il trend negativo del Partito Democratico, che dalle elezioni europee ha perso circa 4 punti, è la conseguenza di un "non fare presto sulle Riforme", di una manovra finanziaria che illude nelle parole ma che effettivamente non porta alcun vantaggio sulle situazioni burocrazia, tasse e fisco, e anche le dichiarazioni e la poca concretezza di Matteo Renzi, (basta leggere i sondaggi politici sul Governo e il suo Premier) hanno inciso fortemente.

Su Forza Italia si può solo dire che in questo momento di caos politico ed economico, non essere decisivo nelle decisioni governative è positivo, anche se il malcontento sul Patto del Nazareno ha in parte fatto scappare l'elettorato e creato dissidi interni.

Vediamo l'esito dei sondaggi elettorali Ipsos sulle forze politiche minori che sperano di raggiungere o superare la soglia di sbarramento per entrare alla Camera e che fino a pochissimi giorni fa, era al 4%, ma che dopo l'ultima direzione del PD e conseguente incontro del Premier Renzi con Berlusconi, non si capisce più a quanto possa essere fissata. Il PD la vorrebbe al 3%, FI al 5%.

SEL guadagna lo 0,4% e arriva al 4,1%, perde ancora Fratelli d'Italia-An che viene stimato al 4,0%, in calo dello 0,3%. Piccola flessione (-0,1%) per NCD che si attesta al 2,7%, stabile all'1,3% UDC. La somma dei consensi agli altri partiti è indicata al 5,0% (-0,1%).