Ennesimo appuntamento settimanale con i Sondaggi politici Euromedia Research, resi noti da Alessandra Ghisleri durante la puntata di Ballarò dell'11 novembre 2014. Stavolta sono stati divulgati anche i sondaggi elettorali di cui parleremo, rendicontando le intenzioni di voto ai partiti e ponendoli a confronto con i dati precedenti che risalgono alla rilevazione del 21 ottobre.

Sondaggi politici Ballarò Euromedia del 11 novembre 2014: Euro-critici e voto anticipato

Il 61,7% degli italiani dichiara di essere molto critico sulla valenza positiva per il nostro Paese della moneta unica (Euro), è addirittura Euro-scettico il 16,8%, mentre fa riflettere davvero che solo il 15,8% si dichiari filo europeista.

In realtà le percentuali sono simili al periodo delle elezioni europee, e nonostante questo, sembra che nemmeno il Governo Renzi sia riuscito a sottrarsi ai diktat della UE e della Merkel, se non a parole e solo in minima parte concretamente, prevedendo un aumento del deficit che dovrebbe rimanere comunque sotto la soglia del 3%.

Sull'uscita dall'Euro, c'è ancora una certa prudenza in Italia. Il 50,5% è contrario, il 35,2% è favorevole, ma la domanda è: come la penserà quel restante 14,3% che presumibilmente non ha voluto sbilanciarsi?

A questo punto si cambia il tema della domanda. Si è chiesto agli intervistati quando si voterà e quando vorrebbe andare a votare. Ebbene, sembra che siano in minoranza coloro che credono e che vogliono andare a votare nel 2018.

Il 42,3% è convinto che si andrà a votare prima del 2018 ma nemmeno nel 2015, una via di mezzo quindi. Il 30,6% pensa che invece potrebbe succedere già nella primavera dell'anno prossimo. Solo il 16,8% crede che il Governo Renzi finisca la sua legislatura.

E ancora, il 35,7% vorrebbe andare a votare nel 2018, ma il 33,1% si recherebbe volentieri alle urne già nella primavera del 2015, il 18,7% preferirebbe il bienno 2016--2017.

La verità? Probabilmente tanti intervistati preferiscono pensare alla situazione economica pessima piuttosto che alle elezioni anticipate.

Sondaggi politici elettorali Euromedia Ballarò del 11 novembre 2014

Il trend per 3 dei 4 partiti principali è abbastanza in linea con le intenzioni di voto elettorali di altri istituti anche se le percentuali possono variare, ovvero con il M5S e Forza Italia in calo, e soprattutto con il boom della Lega Nord.



Il PD pressochè stabile al 38,1% (+0,1%) mentre il M5S con il 19,8% perde lo 0,7%, in pratica lo stesso calo lo fa registrare Forza Italia che scende al 15,4%.

Sale la Lega Nord al 9,5%, in rialzo di 1 punto netto. Fratelli d'Italia-An al 4,3% (-0,2%), cede lo 0,7% SEL che si attesta al 3,7%. Dato quasi invariato per NCD al 2,8% (+0,1%), in calo dello 0,2% l'UDC all'1,3%, infine la somma delle altre piccole forze politiche viene stimata al 5,1% (+1,2%).

Chiudiamo con il dato sulla fiducia nei leader.

Partiamo ovviamente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la cui fiducia è in calo dell'1,5% e scende al 47,5%. A seguire Napolitano con il 41%, Berlusconi con il 29%, mentre incalza Matteo Salvini con il 22,3% in crescita del 2%. Buon test anche per Maurizio Landini, segretario generale della FIOM che ottiene il 21%.