Sono particolarmente difficili da commentare i risultati degli ultimi sondaggi politici elettorali SWG del 31 ottobre. Il motivo è semplice: da un lato troviamo un Pd più forte che mai, cosa che potrebbe sembrare inspiegabile data la questione della spaccatura intorno alla manifestazione CGIL, dall'altro troviamo non soltanto la Lega nord in perenne e costante crescita, ma anche e soprattutto Matteo Salvini come il leader più accreditato per una nuova coalizione di centrodestra, sicuramente spostata un po' più a destra che in precedenza. Ad annaspare è il M5S che non trova più il proprio spazio politico.

A fare opposizione ci pensano i sindacati e soprattutto la Fiom, per quanto riguarda le questioni connesse all'immigrazione, la Lega ha indubbiamente una tradizione più consolidata. Insomma, il M5S sembra aver perso un po' di smalto e non sembra capace di interpretare il malessere del paese, almeno in questo periodo e stando ai risultati degli ultimi Sondaggi politici elettorali.

Ultimi sondaggi politici elettorali SWG: Matteo Salvini, leader della destra

Che la destra stia pensando a Matteo Salvini come giovane leader da opporre a Matteo Renzi? Secondo i dati degli ultimi sondaggi politici elettorali SWG, sembrerebbe proprio di sì. La domanda è stata rivolta agli elettori di centrodestra e veniva chiesto, all'interno di una rosa, quale fosse il personaggio più credibile per sostituire Renzi alla guida dell'Italia.

Ebbene, Salvini ha ottenuto il 24% dei "voti", la Meloni il 17% e Marina Berlusconi il 15%. Per gli altri soltanto scampoli di percentuale. Indubbiamente, Matteo Salvini è stato capace non soltanto di rivitalizzare la Lega, dopo un periodo di grave crisi d'identità, riportandola al 9%, ma anche di accreditarsi come leader non soltanto di un movimento del Nord, ma anche dell'intero paese. 

Sondaggi politici elettorali SWG: salgono Lega Nord, PD e Forza Italia, cala il M5S

I dati che restituiscono i sondaggi politici elettorali SWG del 31 ottobre sono abbastanza inaspettati.

Cominciamo dalla prima forza politica del paese, il PD. Ebbene, il partito di Renzi, nonostante le polemiche che lo hanno attraversato (e lo attraverseranno), nonostante la tanto paventata spaccatura, ha avuto una nuova impennata: il 41,5% degli intervistati, infatti, ha dichiarato che lo voterebbe e la percentuale rispetto alla settimana scorsa è salita di quasi un punto percentuale.

È possibile, insomma, che il dibattito interno faccia bene al partito. La Lega Nord ottiene un altro incremento importante, arriva infatti al 9%, mezzo punto percentuale in più rispetto alla settimana scorsa e quasi il doppio rispetto a qualche mese fa. C'è poi Forza Italia che rosicchia qualche decimale al NCD di Alfano che scende sotto il 4%. Il partito di Berlusconi si attesta al 16,3% in salita di sei punti decimali rispetto alla settimana scorsa.

Ed infine il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I dati dei sondaggi politici elettorali SWG segnalano ancora un calo. Si sarebbe passati dal 18,5% della settimana scorsa al 18% di questa settimana. se confrontiamo questi dati con quelli di luglio, scopriamo che ad essere stati persi sono circa il 4% di elettori.

Anche questo risultato è difficile da commentare. Come abbiamo già detto, è possibile che il M5S non venga visto come vera forza di opposizione quando a scendere in campo sono le forze storiche della sinistra, Fiom, CGIL e operai, e anche a destra, soprattutto sulla questione degli immigrati, si rischia una brutta copia della Lega Nord.