Altro che amnistia e indulto 2014-2015, Napolitano dica sì al reddito minimo di cittadinanza. Questa, in estrema sintesi, la formula utilizzata dal parlamentare del Movimento 5 stelle e vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio per chiedere al Capo dello Stato Giorgio Napolitano di inviare un nuovo messaggio alle Camere - dopo quello dell'8 ottobre 2013 sulla situazione carceraria, indulto e amnistia - per chiedere, in materia di lavoro e ammortizzatori sociali, l'approvazione del disegno di legge del Movimento 5 stelle sul reddito minimo di cittadinanza che oggi pomeriggio (mercoledì 3 dicembre) è stato incardinato in commissione Lavoro a Palazzo Madama presieduta da Maurizio Sacconi, del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano il quale nel frattempo parla di un nuovo piano carceri che prevede più certezza della pena e l'intervento dei privati per la realizzazione di nuovi istituti penitenziari.

Amnistia e indulto? Di Maio (M5s): Napolitano chieda a Camere sì reddito cittadinanza

"Noi ci ritroviamo alla vigilia delle dimissioni del presidente della Repubblica, non si sa quando ma a breve - ha detto il deputato del Movimento 5 stelle ignorando le smentite dell'ufficio stampa del Quirinale su imminenti dimissioni di Napolitano - e dopo tanti messaggi politicamente discutibili inviati da Napolitano, l'ultimo sull'indulto, noi chiediamo al presidente della Repubblica come ultimo atto del suo mandato - ha aggiunto il parlamentare del M5S di Beppe Grillo, fortemente contrario ad amnistia e indulto 2014-2015 - di mandare un messaggio alle Camere per chiedere di approvare prioritariamente - ha sottolineato Luigi Di Maio - il reddito di cittadinanza per quasi nove milioni di persone".

Riforme, indulto e amnistia, nuovi emendamenti: attesa per i lavori in commissione alla Camera

Intanto, a proposito di leggi di indulto e amnistia 2014-2015, si resta ancora in attesa della nuova convocazione della seduta Affari costituzionali di Montecitorio, presieduta da Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), che è rinviata ieri dopo la sospensione per la mancata intesa nella maggioranza e nel Partito democratico sulla composizione del nuovo Senato e per la richiesta di accantonamento degli emendamenti su amnistia e indulto avanzata dai parlamentari del Movimento 5 stelle.

E' in programma oggi una riunione tra i relatori del ddl Riforme che porta la firma del ministro per le Riforme e i rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi (Pd), e il presidente della commissione Affari costituzionali.

Riforme, amnistia e indulto 2014-2015: accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi?

Si cerca adesso di mediare e trovare comunque una soluzione per sbloccare la situazione sulla riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione.

Nel corso della seduta di ieri, come si ricorderà, parlamentari della maggioranza del Governo Renzi hanno chiesto di accantonare i principali articoli della riforma, il primo e il secondo, sulla composizione e le funzioni del nuovo Senato "disegnato" da Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Fi) con il Patto del Nazareno. Patto del Nazareno molto criticato dalla minoranza del Pd e che - anche secondo Beppe Grillo che lo ha fortemente criticato - potrebbe prevedere anche un accordo sulla riforma della giustizia penali e su misure di clemenza generale ad efficacia retroattiva come amnistia e indulto 2014-2015.