"Speriamo che le nuove proposte del Governo Renzi in materia di codice penale e procedura penale non siano viziate da sfumatura ideologica", lo ha dichiarato il segretario generale del sindacato di polizia Sap Gianni Tonelli commentando le prime proposte del premier Matteo Renzi per pene più severe anti corruzione. E mentre continua il dibattito sulla riforma della giustizia, prosegue in commissione Giustizia a Palazzo Madama la discussione su disegni di legge per amnistia e indulto 2015. E a proposito di giustizia e carceri, indulto e amnistia 2015, nuova voce fuori dal coro in Forza Italia di Silvio Berlusconi: dopo l'intervento di Mara Carfagna si è fatta sentire la voce di Daniela Santanchè: "Basta porcate"

Giustizia, carceri, corruzione, Tonelli (Sap): ha ragione Renzi, fare qualcosa al più presto

Il Sap è contrario a leggi di amnistia e indulto 2015.

"Siamo in un paese - ha aggiunto il leader del Sap - dove provvedimenti di clemenza e svuotacarceri sono all'ordine del giorno e hanno rimesso in libertà - ha sottolineato - anche gente condannata per omicidio: 7.000 solo nell' ultimo indulto", ha detto Gianni Tonelli riferendosi all'indulto del 2006 anche se l'ultimo decreto svuota carceri, che prevede uno sconto della pena del 10%, è di fatto una sorta di mini indulto, grazie al quale "ladri, spacciatori, truffatori possono godere delle depenalizzazioni - ha aggiunto riferendosi al nuovo decreto legislativo del Governo Renzi sulla non punibilità dei reati lievi - e non scontare neppure un giorno di galera. Condividiamo col premier Matteo Renzi l'idea - ha proseguito il dirigente sindacale - che occorra fare qualcosa al più presto".

Amnistia e indulto 2015 per Berlusconi? Il no di Daniela Santanchè: i ladri in galera, no svuotacarceri

"Vorrei che i ladri andassero in galera, vorrei la certezza della pena e non vorrei poi vederli fuori grazie a indulti o porcate come il decreto svuotacarceri". Così l'esponente di Forza Italia Daniela Santanché intervenendo due giorni fa ad Agorà su Rai 3.

"Perché in carcere in Italia - ha aggiunto commentando l'inchiesta 'Mondo di mezzo' su intrecci tra mafia e politica e Roma Capitale - ci si sta troppo poco o, in alcuni casi, non ci si va proprio". Quella di Daniela Santanchè su svuota carceri e indulti e un'altra delle uscite fuori dal coro in Forza Italia dopo l'intervento dei giorni scorsi di Mara Carfagna.

Ma i più "agguerriti" sostenitori dei ddl per amnistia e indulto 2015 in commissione Giustizia al Senato della Repubblica restano senza dubbio i parlamentari di Forza Italia, a partire dal presidente della commissione Francesco Nitto Palma e dal senatore Ciro Falanga, relatore di minoranza dei quattro ddl per la concessione di indulto e amnistia in cui continua a sperare l'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi dopo aver visto sfumare nei mesi scorsi la possibilità della grazia e dopo aver giù usufruito della nuova legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali. Le voci più "maliziose" - come per esempio la Velina Rossa, il foglio parlamentare vicino a Massimo D'Alema, ma anche il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo - hanno ipotizzato anche un possibile accordo tra Berlusconi e Renzi per amnistia e indulto, accordo che potrebbe essere incluso nel Patto del Nazareno i cui contenuti ufficiali - a parte la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale - restano misteriosi. Del resto, dell'indulto del 2006 che prevedeva un condono di tre anni della pena, Berlusconi ha già beneficiato in diversi processi.