Perché alla fine "Todos somos americanos". Liberali o comunisti, bianchi o neri, cubani o americani non c'è divisione che tenga. E questo Obama l'ha capito bene. Dopo 53 anni di crisi, di divisione di separazione. Dopo un embargo tanto assurdo quanto controproducente per tutti. E' tornato il dialogo fra USA e Cuba. "Todos somos americanos" così Obama ha annunciato, con il solito stile che lo contraddistingue, questa svolta storica.

"Da oggi cambiano i rapporti tra il popolo americano e quello cubano. Si apre un capitolo nuovo nella storia delle Americhe".

L'embargo ha fallito. Su tutti i fronti. Sia dalla parte economica, sia dalla parte dei diritti umani. Basti pensare che a Cuba, nel 2014, solo il 5% della popolazione ha accesso a una connessione internet. Basti pensare che due mercati (ufficialmente) si sono chiusi l'un l'altro. Ora più facilità di viaggi, più turismo, maggiore accesso a internet e maggiori aiuti umanitari. Si torna a quella che sarebbe sempre dovuta essere la normalità.

Una scelta da cui tutti usciranno vincitori. Obama, il paladino della democrazia, che si apre un nuovo mercato per i prodotti hi-tech americani. Raul, che è riuscito dove Fidel aveva fallito: ripristinare la pace con gli Usa senza arrendersi agli Usa.

Obama e Raul hanno cancellato così 50 anni di storia mondiale.

Un'eredità pesante quella di questi giorni. Si chiude un passaggio fondamentale per il mondo occidentale e non solo. Quello dominato dalll'ipocrisia e dal sospetto. E Obama non ha problemi ad ammetterlo. L'America da anni mantiene rapporti diplomatici con Paesi in cui i diritti umani vengono da anni calpestati. Perché non con Cuba?

Ideologia politica o interessi economici che fossero Obama ha dimostrato come nel 2014 non si possa più essere vittime di preconcetti. Non si possano più alzare muri.

Poi si apre un altro articolo e si legge dell'ISIS, del fondamentalismo religioso, del razzismo nelle scuole e della lotta all'immigrazione. Siamo nel 2014.

La democrazia non deve essere solo un pretesto per invadere i Paesi stranieri e fare soldi. La democrazia deve essere realmente il cuore della modernità. Una democrazia che può fare, al tempo stesso, anche gli interessi dell'economia stessa e dei bilanci. Obama questo l'ha capito. Gli altri?