L'argomento indulto e amnistia, di cui si discute intensamente da diversi mesi ormai, è sempre al centro dell'attenzione delle forze politiche in considerazione delle posizioni piuttosto divergenti che caratterizzano i vari schieramenti parlamentari. Diverse battaglie sono state portate avanti nel nome di una riforma della giustizia che includa questa soluzione alla problematica del sovraffollamento carcerario dei penitenziari italiani. Le ultime dichiarazioni del ministro della Giustizia Orlando da una parte e del ministro dell'Interno Alfano dall'altra, fanno discutere.

Il primo è sempre più convinto della bontà del decreto carceri firmato dal governo Renzi, mentre il secondo appare piuttosto critico su quanto fatto sinora anche perché gli accordi nella maggioranza sembrano tutt'altro che presi. Il Movimento 5 Stelle, nella persona di Luigi Di Maio, vuole, alla vigilia delle probabili dimissioni del Presidente della Repubblica Napolitano, che venga approvato un decreto che possa davvero essere condiviso da tutti i partiti politici. In considerazione degli altri argomenti che il governo sta trattando in questo periodo, sembra difficile che il decreto su Indulto e Amnistia possa arrivare nel breve periodo. Il tutto dovrebbe slittare al prossimo anno per gli impegni del governo su altre questioni.

Al momento, l'attuale situazione vede il numero dei carcerati, grazie al decreto 'svuota carceri', diminuito rispetto agli anni precedenti anche se il sovraffollamento dei penitenziari rimane con una situazione che riveste comunque carattere d'urgenza. Alcune forze politiche, come ad esempio i Radicali, sono consapevoli che il decreto di riduzione del sovraffollamento carcerario non basta a risolvere la problematica e quindi non risulta essere la soluzione definitiva.

Secondo il loro parere solamente una legge che metta in pratica l'indulto e l'amnistia potrà 'abbattere' notevolmente il numero dei carcerati in modo da mettere in condizioni igienico-sanitarie le strutture penitenziarie italiane.